Concetti Chiave
- La leggenda dei sette re di Roma è considerata simbolica, poiché sette re in 250 anni sembrano pochi.
- Romolo, fondatore di Roma, stabilì il Senato e si alleò con i Sabini.
- Tra i re, Numa Pompilio è noto per introdurre riforme religiose e il calendario "numano".
- Lucio Tarquinio Prisco, re etrusco, promosse lo sviluppo economico e urbanistico di Roma.
- Tarquinio il Superbo salì al potere con forza, eliminando gli avversari per governare.
La leggenda dei sette re
La leggenda vuole che ci siano stati sette re a Roma prima dell’avvento della Repubblica, ma questo fatto è stato contestato e quindi smentito poiché sette re per 250 anni furono pochi (753- 509 a.C.), pertanto si ritiene che il numero fosse simbolico in quanto il sette era sacro ai Romani: bisogna ricordare tuttavia che a un re bellicoso si susseguiva un re pacifico.
Romolo
Romolo fu il primo re oltre che fondatore della città: si alleò con i Sabini, fece numerose guerre ma istituì un organo importantissimo che è il Senato;
Numa Pompilio
Numa Pompilio, di origine sabina, fu il successore di Romolo introdusse collegi sacerdotali e cerimonie religiose scandite dal calendario “numano”.
Tullo Ostilio
Tullo Ostilio, conquistò invece Alba Longa
Anco Marzio
Anco Marzio estese il dominio lungo il Tevere fondando la città di Ostia per assicurare a Roma uno sbocco portuale e costruendo il ponte Sublicio.
Lucio Tarquinio Prisco
Lucio Tarquinio Prisco fu il fondatore della dinastia reale etrusca e promosse lo sviluppo economico e urbanistico con importanti lavori idraulici;
Servio Tullio
Servio Tullio realizzò la prima cinta di mura della città con una riorganizzazione politica molto buona, questo dimostra quanto i sei re di Roma citati esercitarono bene il proprio potere.
Tarquinio il Superbo
Tarquinio il Superbo, salì al potere senza essere eletto ma eliminando gli avversari.