
Per stare tranquilli, meglio avere le 4 ore della mattinata a disposizione per dare una ripassata veloce agli appunti prima del compito. Quante volte l'hai pensato? Eppure questa, è solo l’apparente soluzione psicologica per essere certi di passare la verifica.
In realtà, come pubblicato sulla rivista Focus dei ricercatori del Danish National Centre for Social Research di Copenaghen, questa tattica non è la scelta migliore. Più l’orario del compito in classe è tardi più gli studenti prenderanno un votaccio.LO STUDIO - Nello studio sulle prestazioni cognitive scolastiche, sono stati analizzati 2 milioni di risultati ottenuti in test realizzati da studenti danesi adolescenti, tutti tra gli 8 e i 15 anni. E come riportato su Focus, “per ogni ora di ritardo nell'inizio della prova, il punteggio è sceso dello 0,9%, un declino equivalente all'effetto di 10 giorni di scuola persi”.
LE CAUSE - Perché l’interrogazione e il quiz della 5° ora è così devastante? Nel parere degli scienziati il motivo è riassunto in una parola: fatica. Gli esiti delle analisi infatti hanno dimostrato che, se si affronta il compito dopo una pausa di mezz’ora, i punteggi nei compiti sono migliori. Se quindi la prof ti costringe di fare la verifica proprio in 5° o, addirittura, in 6° ora...almeno puoi chiederle di darti un intervallo-extra - anche piuttosto lungo - prima della prova!
Cosa succede prima di un compito in classe? Ecco il video che te lo racconta
LA SOLUZIONE - Ma se i tuoi tentativi vanno a vuoto e, dopo un'estenuante mattina di scuola, dovrai proprio affrontare l'interrogazione o il compito, come puoi ricaricarti dall'inevitabile calo? In merito non c’è una soluzione ideale. Ma gli esperti ipotizzano che una boccata d'aria fresca o uno spuntino possono essere degli ottimi amici. E per non avere un risultato catastrofico nel compito? In questo caso la palla passa ai prof, che dovrebbero somministrare i quiz sempre alla stessa ora del giorno, meglio se dopo un break.

Serena Santoli
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