Andyb3105
di Andyb3105
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indispensabili

A chi sostiene che tutto sia utile ma nulla necessario suggerirei di iscriversi all’università da fuorisede. E no, non sto parlando di banali affetti, ma di vere e proprie cose, più o meno tangibili.

Gli studenti universitari, nella loro esistenza precaria e squattrinata, sono sottoposti quotidianamente all’annosa scelta tra il cibo e l’aperitivo, tra i libri dell’università e l’abbonamento ai mezzi… Ma l’aut-aut viene meno quando si tratta delle sette meraviglie. Al loro cospetto ogni esigenza vitale diventa superflua, lasciando spazio solo all’impellenza, viscerale e profonda, nei confronti di questi oggetti.

7. Evidenziatori, matite e post it
“sono 465 euro e 76 centesimi”. Strabuzzi gli occhi e guardi la commessa, mentre riempie sette bustine di quelle infime che puzzano di funghi di oggettini di cancelleria. Vorresti tanto che avesse commesso un errore, ma sai benissimo che la colpa è solo tua e degli evidenziatori: ti stai preparando per la sessione d'esame, quindi risultano più che necessari quei due container di evidenziatori, matite, penne, post it quadrati, post it a freccia, righelli, temperini e Dio solo sa che cos'altro la tecnica potrebbe suggerire per favorire il tuo metodo di studio: ci metti quattro giorni per arrivare in fondo alla pagina, ma sottolineare ogni parola con un colore diverso, ti hanno detto, favorisce la memoria visiva, quindi è come se ti si incollasse la pagina al cervello per non staccarsi più. Ecco perché la cancelleria è così fondamentale.

Vita da universitari: guarda il video!

6. Applicazioni tecnologiche
Devi mangiare? Ordini con una app. Devi avere contatti con il mondo? App. Devi aprire una scatoletta di tonno? Niente, per quella niente app, ma ci stanno lavorando. In ogni caso, qualsiasi sia la tua esigenza, il telefonino e internet la soddisfano ampiamente. Ecco perché, quando l'indicatore della batteria segna il 10%, anche le tue funzioni vitali sembrano venire meno.

5. Piumoni e copertine
La paranoia da esame porta lo studente universitario a trasformarsi in Linus. No, non il DJ, ma l'amatissimo personaggio dei Peanuts caratterizzato dalla deliziosa abitudine di portare sempre con sé una copertina. Questa abitudine di avvolgersi nelle copertine a mo' di sushi roll in fase di studio, nella quale quel buontempone di Freud avrebbe sicuramente individuato qualche richiamo al complesso di Edipo, ti rende particolarmente inquietante e inadatto alle relazioni sociali, soprattutto quando ti aggiri per casa con lo sguardo vitreo in piena notte impanato nel plaid che struscia per terra. Il fatto è che l'assenza del piumone, anche ad agosto, ti rende insofferente nei confronti della vita e ti fa sentire così... Scoperto.

4. Serie tv
I momenti di pausa dallo studio, quei 5 minuti che ti prendi ogni tanto e che diventano improvvisamente 7 ore E 5 minuti, hanno un protagonista prevalente: la serie tv. Non importa di che serie si tratti, dalla più demenziale alla più impegnata, l'importante è assumere uno sguardo vacuo, sbavare un po’ sulla canottiera che non ti cambi dalla comunione di tua cugina, che adesso ha 26 anni, e guardare lo schermo muoversi. Ti accorgi di aver toccato il fondo quando, pur di non studiare, guardi tutte le stagioni di Cercasi abito da sposa su RealTime. E non riesci a staccare lo sguardo dal televisore.

3. Caffè e integratori miracolosi
Un grande intellettuale disse “non è forse l'attesa dell'effetto del caffè, il caffè stesso?” (forse non era proprio così e forse l’ho sentito in una pubblicità, ma il concetto è quello). Ti siedi a studiare. Non ti concentri. Decidi di imbottirti di caffè e vitamina B. Prepari il caffè, ma non puoi studiare mentre aspetti di poterti concentrare. Uh, guarda, sono le due, c'è Amici. Ti siedi, accendi la televisione. Prendi il plaid. Ti arrotoli. Il caffè è pronto. Prendi il caffè e qualche biscotto. Lo bevi. Improvvisamente senti gli occhi pesanti. Decidi che forse è il caso di sdraiarti un po', il caffè sicuramente farà effetto a breve. Ti risvegli alle due e mezza.... di tre giorni dopo.

Perlomeno ora ti sembra di essere sveglio.

2. La rete wifi
Della stessa sostanza di cui sono fatte le App, l'etere: che sia una ricerca nelle banche dati o una partita a COD, questo impalpabile elemento è fondamentale per la vita dello studente medio, che senza si sente come Superman con la cryptonite. Se un universitario decide di non installare un modem i casi sono due: o ha crackato una connessione di qualche vicino di casa... O ha a disposizione il free wifi della città.

1. Scatolette di tonno
Insormontabili, le scatolette di tonno. Approvvigionamento classico e preferito per gli studenti universitari, pratico, versatile e immediatamente fruibile, le scatolette di tonno (ma in generale tutto il barattolame) diventa la fonte principale di sussistenza per lo studente solitario e sotto esame. Per questo si guadagna il primo posto nella classifica degli indispensabili.

Andrea Buticchi