I vantaggi del pascolamento
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PRODUZIONE
Si valuta come:
1. Produzione totale annua
2. Distribuzione stagionale: fa riferimento a periodi di tempo convenzionali
. -1. -1 . -1. -1
3. CGR (ritmo di accrescimento): variabile da < 1 kg ha d a 200 kg ha d
4. Coefficiente di utilizzazione (k)
Biomassa pabulare effettivamente utilizzata
= ⋅
k 100
Biomassa utilizzabile
Possono riferirsi a:
• erba fresca
• sostanza secca
• Unità foraggere
La variabilità è dovuta a:
• Clima
• Terreno
• Tipo di utilizzazione dell'erba
TECNICA DI PASCOLAMENTO
“Insieme delle azioni che regolano il prelievo dell'erba da
parte degli animali”
E' basata sulla determinazione di:
• 1. Momento ottimale di pascolamento: generalmente
quando l'altezza della vegetazione raggiunge i 10-20 cm
• 2. Periodo di permanenza del bestiame su un
determinato appezzamento
• 3. Periodo di riposo tra due pascolate successive (in
relazione alla velocità di crescita)
• 4. Carico di bestiame mantenibile dalla unità di
superficie per un dato periodo
E' anche importante conoscere:
• 5. Evoluzione quanti-qualitativa della biomassa
• 6. Azione selettiva degli animali nei riguardi delle
specie presenti
Motivo:
- immettere gli animali troppo presto causa una
diminuzione produttiva
- immettere gli animali troppo tardi aumenta la selettività
PERIODO DI PERMANENZA (giorni)
se troppo lungo
• eccessivo calpestio e compattamento del terreno
• asfissia radicale
• riduzione del numero di piante per unità di superficie
• asportazione delle gemme basali
se troppo breve
• non completa utilizzazione della biomassa presente
CONSIGLIATI: tempi di permanenza brevi con carichi elevati
• tempo di permanenza = 2-4 giorni . -1. -1
• carico di bestiame = 20-40 capi grossi ha d
• INTERVALLO DI TEMPO TRA DUE
PASCOLAMENTI SUCCESSIVI (TURNO)
– PERIODO DI RIPOSO
Dipende dal ritmo di produzione
↑CGR ↓TURNO
=
E' quindi variabile durante l'anno
CARICO ISTANTANEO (Ci):
quantità di animali da immettere in una sezione affinché l'erba
esistente sia consumata al grado voluto e senza sprechi nel tempo
. -1
prefissato (capi ha ). ⋅
P S ⋅ K
C = ⋅
F T p
C: carico di bestiame (n° capi.ha-1) ≅
-1
P: produzione del pascolo (q.ha di s.s., di fieno o U.F) valori medi italiani 5 - 10
-1 di s.s.
q.ha
S: superficie utile per il pascolamento (ha)
-1
F: fabbisogno giornaliero per capo (kg.d di s.s. per 100 kg peso vivo, fieno o U.F)
Bestiame Sostanza secca U.F.
Bovini 1.5-2.1 ~ 0.7
Equini 1.3-1.6 ~ 0.9
Ovini 1.8-2.3 1.0-1.2
Tp
: tempo di pascolamento (giorni) : varia da alcune ore a 7 giorni
K : coefficiente di utilizzazione della produzione: valori medi 0.7-0.8
• Devono essere anche conosciuti o determinati:
Tr: tempo di riposo del pascolo, corrisponde al tempo necessario per la
ricrescita dell'erba (valori medi da 25-30 d a 50-60 d e oltre)
Ns: numero delle sezioni in cui suddividere l'intera superficie del pascolo
Tr
= +
Ns 1
Tp
Ss: superficie delle sezioni in cui suddividere l'intera superficie del pascolo
⋅ ⋅
C F Tp
=
Ss ⋅
P K
• Esempio
• In una azienda di 110 ettari si vogliono allevare
bovini adulti per la produzione di carne.
capi in allevamento bovini adulti
peso medio per capo 500 kg -1 -1
d di s.s.
fabbisogno giornaliero 10 kg.capo
superficie totale 110 ha -1 di s.s.
produzione di erba 10 q.ha
tempo di riposo 30 d
tempo di pascolamento 3 d
k 0.75
• Dato che la velocità di crescita del pascolo non è sempre
eguale, il tempo di ricaccio tenderà ad allungarsi nei
periodi meno favorevoli.
Il carico reale, quindi, viene precauzionalmente fissato su
valori inferiori. In Italia in media oscilla:
tra 0.2 e 1 capo bovino per ettaro
tra 2 e 6 capi ovini per ettaro.
• Tenere presente la stagionalità della produzione, per cui
occorrerà integrare l’alimentazione durante il periodo in
cui il pascolo è in stasi vegetativa.
1. PASCOLAMENTO CONTINUO
Al pascolo non è consentito un periodo di crescita
indisturbata
Agli animali è consentita la utilizzazione dell'erba in modo
continuativo per tutta la stagione
• 1.1. Pascolamento libero
La superficie pascolata e il carico rimangono costanti per
tutta la stagione
• 1.2. Pascolamento continuo intensivo
Il carico istantaneo è dimensionato e fatto variare in
relazione alla offerta dell'erba e alle esigenze degli
animali
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher darksoul98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi colturali arborei e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Napoli Federico II - Unina o del prof Fagnano Massimo.
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