I fattori che influenzano la produzione vegetale agraria
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Radiazione
PAR=La parte di radiazione che attiva la fotosintesi è solo
quella compresa tra 0.4-0.7 m, cioè la conversione
fotosintetica dell’energia.
Tramite la clorofilla l’energia della radiazione solare è
utilizzata per formare composti al elevato valore energetico
(carboidrati) che fungono da magazzino per poi rifornire,
tramite la respirazione, energia chimica da impiegare nella
sintesi proteica e in tutti i processi di accrescimento della
pianta. fotosintesi
n H O + n CO n (CHOH) + n O
2 2 2
respirazione
Radiazione
• Solo la parte assorbita è utile per la fotosintesi
• Il rapporto tra R trasmessa e Rn incidente fornisce una stima
delle dimensioni dell’apparato fogliare
Radiazione
Zero specifico di illuminamento: quantità di luce al di sotto della
quale il processo si arresta;
Livello di saturazione: quantità di luce corrispondente alla massima
attività fotosintetica;
Differenza tra piante C3 e C4. C4
C3
Radiazione
Fotos. netta = Fotos. lorda - Fotorespirazione
• PIANTE C3: maggiore fotorespirazione,
cloroplasti solo nel mesofillo
• PIANTE C4: minore fotorespirazione,
fotosintesi netta maggiore (ad alte T e
Radiazioni); cloroplasti di due tipi nel
mesofillo e nelle guaine, Zero specifico più
basso e Punto di saturazione più alto.
Radiazione Portamento delle foglie:
foglie assurgenti (cereali)
maggior penetrazione
della radiazione
(importanza del
miglioramento genetico)
Radiazione
Alcuni indici di riferimento utili per valutare l’accrescimento
LAI (Leaf Area Index): area di superficie fogliare che insiste
sull’unita di area di superficie del suolo. Rappresenta la
superficie assimilatoria Il LAI delle colture
assume valori diversi
nel corso dell’anno e
del periodo in cui si
svolge il ciclo
Da Giardini
Radiazione
LAD (Leaf Area Duration): rappresenta la durata nel tempo
dell’apparato assimilatorio. E’ l’integrale del LAI LAI e LAD
tipici del
mais e della
soia
Da Giardini
CGR (Crop Growth Rate): rappresenta l’Accumulo di sostanza
secca nel tempo (g m oppure kg m )
-2 -2
NAR (Net Assimilation Rate): rappresenta la resa in sostanza
secca nell’unità di tempo per unità di superficie. Rapporto fra
CGR e LAI. Radiazione
Unità di misura
• Flusso: MJ m d (o KJ m d ) o watt m o cal cm d
-2 -1 -2 -1 -2 2 -1
• Fotometria: micromoli di fotoni s m (Einstein s m )
-1 -2 -1 -2
• Illuminazione: lux, basati sulla sensibilità dell’occhio umano
• Eliofania assoluta: n° di ore di insolazione nelle 24 h (n)
• Eliofania relativa: rapporto fra l’eliofania assoluta (n) e le ore di
insolazione teorica (N). Questa dipende da latitudine e
stagione ed è desumibile da tabelle.
Radiazione
•
Rad. globale (Rs) SOLARIMETRO
o PIRANOMETRO
•
Rad. totale (Rb) RADIOMETRO
•
Rad. netta (Rn) Doppio radiometro
Costituito da una lente sferica
che concentra i raggi del sole
su di una striscia di carta
cerata. La traccia della
bruciatura permette di stimare
le ore di insolazione reale
Radiazione
EFFICIENZA DELLA CONVERSIONE FOTOSINTETICA (Ef)
Ef = L / L
so i
dove L (MJ m ) = Energia della S.O. prodotta
-2
so = S.O. (g m ) * 16.7 kJ g *10
-2 -1 -3
Li (MJ m ) = Energia luminosa incidente
-2 VALORI INDICATIVI
PIANTE C3 (grano, erba medica, tabacco....) = 0.02 – 0.03
PIANTE C4 (mais, sorgo, canna da zucchero...) = 0.05 – 0.07
Radiazione
L'EFFICIENZA VARIA IN FUNZIONE DI:
1. INTENSITA' DI LUCE
2. TEMPERATURA (25°C)
3. CONCENTRAZIONE CO2 (vedere figure)
4. STRUTTURA DELLA FOGLIA (es. cloroplasti su 2 strati
in C4)
5. TRASLOCAZIONE E ACCUMULO (feedback negativo dei
sink)
6. RESPIRAZIONE (anche in questo le C4 sono più efficienti)
7. NUTRIZIONE MINERALE E IDRICA
8. ARCHITETTURA FOGLIARE (foglie erette o orizzontali)
Radiazione
INTERVENTI POSSIBILI PER MIGLIORARE
L’EFFICIENZA
• Scelta cultivar
• Tecniche per migliorare la nutrizione e lo sviluppo
della pianta (irrigazione, lavorazioni, concimazioni,...)
• Epoca di semina
• Riduzione traspirazione (frangivento)
• Migliorare intercettazione (densità di semina,
orientamento file (N-S), disposizione equidistante,...)
• Consociazione temporanea
Radiazione
Rispetto al fabbisogno in luce le piante si dividono in:
Sciafile = soffrono eccessi di luce
Eliofile = richiedono elevata quantità di luce
(Eziolatura, allettamento)
Fotoperiodo: durata del periodo di illuminazione giornaliera (varia
con latitudine e stagione.
Fotoperiodismo: comportamento delle piante (induzione a fiore) in
relazione al fotoperiodo Longidiurne Neutrodiurne
Brevidiurne
Fioriscono e Fruttificano Indifferenti
Fioriscono e Fruttificano
con fotoperiodo 12 h: al
con fotoperiodo > 12 h:
Es.: tropicali (mais, fotoperiodo
Es.: frumento, bietola, ....
tabacco) Temperatura
La Temperatura è la manifestazione sensibile del calore, varia in
funzione della radiazione e diminuisce all’aumentare dell’altitudine
(in media circa 0.6 °C ogni 100 m)
Influenza tutte le reazioni biochimiche delle piante e la loro
intensità: Traspirazione, Respirazione, Fotosintesi, Att. enzimatica,
Sintesi della clorofilla, Divisione cellulare, ecc..
Questi processi non avvengono quando si superano, in eccesso
o in difetto, i limiti termici. Tali limiti sono caratteristici della
specie, della cultivar e della fase di crescita in cui si trova la
coltura. Temperatura
INTERAZIONE TRA
TEMPERATURA E RADIAZIONE
SULLA FOTOSINTESI NETTA. (I
numeri indicano intensità della PAR)
• A bassi valori di radiazione prevale
l’effetto della respirazione che
aumenta al crescere della T. (Fn
negativa oltre i 23-24 °C)
• Al crescere della PAR si amplifica
l’effetto della T. ed aumenta il valore
della T. ottimale.
Temperatura
• Temperatura massima (giornaliera o riferita ad un periodo)
• Temperatura minima (giornaliera o riferita ad un periodo)
• Temperatura media (giornaliera o riferita ad un periodo)
• Escursione termica (Tmax – Tmin) (stima dell’eliofania)
ANDAMENTO TIPICO DELLA TEMPERATURA
40
35
30 25 ° h 14
25 cielo limpido
20 18° h 14
15 cielo coperto
14° h 6
13° h 5
10 Escursione = 12°C
5 Escursione = 4°C
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Temperatura
La Temperatura influenza i processi di biologici e, pertanto, si
riflette sull’accrescimento e sulla produttività.
T. Ottimale = per la maggior parte delle specie coltivate in Italia è
compresa tra 20 – 25 °C. Per le specie di origine tropicale (es.
Mais) sale a oltre 30 °C MAIS Da Giardini
Temperatura
Zero di germinazione = caratteristica della specie
Zero vegetativo = T. minima di vegetazione variano con la
T. Massima = oltre la quale si arresta lo sviluppo. specie e con la
Es.: Mais oltre 35 °C, Barbabietola da zucchero fase di sviluppo
25 °C Temperatura
SOMME TERMICHE (ST) = sommatoria delle unità
termiche giornaliere per un intervallo di tempo.
La pianta per passare da una fase fenologica all’altra deve
“incamerare” una certa quantità di calore, la durata del ciclo
e/o di singole fasi può essere espressa in ST anziché in giorni
(
T max T min)
i n
ST =
i cardinale min
i 1 2
• T max e Tmin = Temp. massima e minima giornaliera
• cardinalemin = Zero vegetativo
•se T max > Temp. massima di vegetazione, si considera questa per
il calcolo della media
Temperatura
Fenologia = studia le interazioni tra ambiente e fenomeni
di vita vegetale e animale;
Fasi vegetative = momenti del ciclo biologico della pianta
(germinazione, accrescimento, riproduzione – fioritura,
maturazione – raccolta).
Quando i periodi del ciclo sono messi in relazione
all’andamento stagionale si parla di fenofasi o di fasi
fenologiche Temperatura
Danni
Eccesso di T. Da freddo
Rallentamento o arresto dei Rallentamento o arresto dei
processi biologici vitali processi biologici vitali
influenza sulla crescita
influenza sulla crescita Se < 0 °C può ghiacciare l’acqua
Aumento della traspirazione all’interno dei tessuti o delle cellule
(che le piante utilizzano per la
regolazione della temperatura
interna) aumento del volume con danni
irreversibili
perdita di turgore cellulare
Temperatura
Tecniche per ovviare i danni = Scelta idonea di cultivar ed epoche di
coltura irrigazione climatizzante, ombreggiamento, imbiancatura dei tronchi con
calce
Protezioni: Pacciamatura (copertura del terreno con film plastici o altro),
Tunnel, Serre, ecc.. (usati anche per colture arboree ed ortaggi anticipati)
Da Giardini Da Giardini
Tunnels plastici per difesa dal freddo
Un tipo di pacciamatura e/o anticipo della epoca di semina
Temperatura
La Temperatura è influenzata dall’emissione di calore del terreno
(rad. ad onda lunga). Pertanto, soprattutto di notte tende ad essere
più alta al livello del suolo che non in quota (gradiente termico
negativo). In alcune situazioni si può avere inversione termica
(gradiente positivo) con l’aria più fredda a livello del suolo.
Se la temperatura scende al si sotto di 0 °C si hanno le brinate.
INVERSIONE TERMICA per IRRAGGIAMENTO
Nelle notti calme e serene [cioè in assenza di rimescolamento
(vento), e di nubi che intrappolino le radiazioni termiche
provenienti dal terreno (effetto serra) ] l’aria fredda (più pesante)
tende a stratificarsi in basso.
Fenomeno frequente in pianura, specialmente in Pianura Padana.
Temperatura
INVERSIONE TERMICA per CONVEZIONE
Fenomeno frequente nei fondovalle L’aria fredda della montagna
(più pesante)] scende lungo il
crinale e si stratifica nel
fondovalle .
Si genera quindi una corrente
ascensionale di aria calda
(corrente di compensazione)
Da Fabbri
Temperatura
Difesa antibrina
Stufe Ventilatori
costosi, poco efficienti
Da Fabbri Da Fabbri
Temperatura
Irrigazione antibrina
In uso su arboree e a volte su
tunnel e serre;
L’acqua congelando libera
calore (80 Kcal/l);
Sui rami e germogli si forma
ininterrottamente uno strato di
ghiaccio che liberando calore
mantiene gli organi della pianta
a T. non dannose intorno a 0 °C;
Importante è la corretta
gestione dell’impianto;
L’impianto può essere usato
per il normale intervento Da Fabbri
irriguo estivo. Idrometeore
Pioggia: è la principale fonte di acqua per l’agricoltura –
parametro climatico fondamentale per definire l’idoneità del clima
alla produzione vegetale -
Si definiscono i seguenti parametri
Altezza Intensità Frequenza Distribuzione
Quantità di Quantità di acqua n° di giorni Periodi di pioggia,
acqua caduta in caduta nell’unità piovosi in un (caratteristica di un
un evento (mm) di tempo (mm/h) – periodo (anno, ambiente)
erosione - mese, ecc.)
Pioggia Utile = frazione di pioggia che può essere utilizzata dalle
piante: varia in relazione a molti fattori (es.: intensità di P., tipo di
terreno, coltura, umidità del suolo, ecc..). In genere utile se > 10
mm in 24 h.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher darksoul98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Agrometereologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Napoli Federico II - Unina o del prof Mori Mauro.
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