Freud e la psicoanalisi
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1925 autobiografia
inizia come neuroanatomo
neurologo
per i sintomi isterici impiegò i trattamenti
elettrici raccomandati dal grande
neurologo Erb, concludendo però che
questi metodi non erano adatti.
1885 a Parigi clinica Charcot
esperto in ipnosi sia come metodo per
produrre sintomi isterici e per il loro
trattamento, sia della sindrome isterica
grande e petite.
Come altri neurologi del suo tempo provò a
eliminare i sintomi dei suoi pazienti
mediante la suggestione ipnotica.
In quel periodo Breur gli riferì di
un’esperienza con una sua paziente
isterica che divenne di importanza
cruciale nello sviluppo della psicoanalisi.
10
Breur disse che anni prima trattando
un’istgerica con l’ipnosi trovò che i
sintomi scomparivano quando lei
riusciva nel suo stato ipnotico a ricordare
l’esperienza e l’emozione concomitante
che avevano portato al sintomo in
questione: i suoi sintomi potevano essere
eliminati parlandone sotto ipnosi. I
risultati di questo lavoro vennero
pubblicati in collaborazione con Breur
(1895) in articoli e infine in una
monografia.
Procedendo, comunque, Freud trovò che
l’ipnosi non si poteva indurre con la stessa
facilità che i buoni risultati tendevano ad
essere transitori. E che almeno alcune tra
le sue pazienti sviluppavano verso di lui,
nel corso del trattamento ipnotico un
legame di natura sessuale, ciò gli era
sommamente sgradito. 11
A questo punto gli venne in soccorso la
ricerca di un ipnotista francese Bernheim.
Bernheim aveva dimostrato ad un gruppo,
di cui Freud era membro, che l’amnesia di
un soggetto verso le proprie esperienze
ipnotiche poteva essere eliminata senza
ipnotizzare di nuovo il paziente,
pressandolo a ricordare ciò che egli
insisteva di non potere. Se la pressione era
sufficientemente forte e insistente, il
paziente ricordava ciò che aveva
dimenticato, senza essere nuovamente
ipnotizzato.
Freud pensò che egli avrebbe dovuto essere
in grado pertanto di rimuovere anche
un’amnesia isterica senza ipnosi e si
apprestò a mettere ciò in atto. 12
Da questa base iniziale egli elaborò la
tecnica psicoanalitica, che si basa sul fatto
che il paziente si impegna a riferire
all’analista, senza eccezione, qualsiasi
pensiero gli venga alla mente, trattenendosi
dall’esercitare su di essi alcuna censura o
dall’imprimere loro una direzione
cosciente.
La tecnica nuova ampliò un mondo di dati
(telescopio Galileo microscopio Pasteur) e
di conoscenze impensabile.
La ragione del grande valore attribuito al
fatto che il paziente debba abbandonare il
controllo cosciente dei suoi pensieri è
questa: ciò che il paziente pensa e dice in
quelle circostanze è determinato da
motivazioni e pensieri inconsci. 13
Così Freud, ascoltando le “libere”
associazioni del paziente, che erano,
dopotutto, libere soltanto dal controllo
cosciente, poteva farsi un quadro, per
deduzione, di ciò che passava
inconsciamente nella mente del suo
paziente.
Nel corso dello studio di fenomeni mentali
inconsci, Freud si accorse presto che essi
potevano essere divisi in due gruppi.
Il primo gruppo comprendeva pensieri,
memorie, etc, che potevano facilmente
essere resi consci mediante uno sforzo
dell’attenzione.
Freud chiamò preconsci tali elementi
psichici che hanno pronto accesso alla
coscienza. Qualunque pensiero a cui capiti
di essere conscio ad un dato momento, per
esempio, è preconscio sia prima che dopo
quel particolare momento. 14
Il gruppo più interessante di fenomeni
inconsci, tuttavia, comprendeva quegli
elementi psichici che potevano essere resi
consci solo mediante l’impiego di un
considerevole sforzo.
In altre parole, essi erano sbarrati fuori
dalla coscienza da una forza considerevole,
che doveva essere superata, prima che essi
potessero diventare consci. Questo è ciò che
troviamo, per esempio, in un caso di
amnesia isterica.
Freud potè dimostrare che il loro essere
inconsci, in questo senso, non impediva in
alcun modo che essi esercitassero la più
significativa influenza sul funzionamento
mentale. 15
Non possiamo osservare le attività mentali
inconsce direttamente ma solo osservare i
loro effetti, così come sono espressi nei
pensieri e sentimenti di un soggetto,e egli ci
riferisce, oppure nelle sue azioni.
La proposizione fondamentale è che i
processi mentali inconsci hanno la capacità
di produrre effetti sui nostri pensieri e sulle
nostre azioni.
Es. suggestione post-ipnotica
Es. sogno di mangiare in chi ha fame.
Non si è consci della fame ma solo di un
sogno di sazietà, così si può dire che nel
tempo in cui il sogno veniva sognato,
qualcosa passava inconsciamente per la
mente di coloro che sognavano, qualcosa
che dava luogo alle immagini del sogno che
venivano consciamente sperimentate.
Sogni di convenienza (sognare di bere e poi
svegliarsi e andare a bere…) 16
Queste situazioni dimostrano che durante
il sonno l’attività inconscia della mente può
produrre un risultato conscio: in questi
casi, che una sensazione corporea inconscia
e i relativi desideri connessi danno luogo a
un sogno conscio della soddisfazione o del
sollievo desiderati.
Per mezzo della tecnica psicoanalitica
Freud potè dimostrare che al di là di ogni
sogno vi sono pensieri e desideri inconsci
attivi, e stabilire così come regola generale
che i sogni quando avvengono, sono causati
da un’attività mentale che è inconscia per il
sognatore e che rimarrebbe tale senza l’uso
della tecnica psicoanalitica. 17
Altri fenomeni che avvengono nella vita di
veglia, piuttosto che durante il sonno, sono
i lapsus: lapsus della lingua, della penna,
della memoria (atti mancati atti
sintomatici, paraprassie).
Ad es. giovane che ha qualche esitazione nello
sposarsi mentre va in municipio si ferma con il
verde invece che con il rosso
Es. pz che non va in analisi su disdetta del
terapeuta e passa quell’ora a colpire un bersaglio.
Freud potè dimostrare, applicando la
teoria psicoanalitica, che l’attività mentale
inconscia prende parte alla produzione di
tutti i lapsus non solo di quelli il cui
significato è visibile. 18
Freud e la sessualità
La sessualità Per Freud non è oggetto
opaco, riducibile a parti del corpo
anatomico o a funzioni dell’organismo, ma
un’energia vitale che informa tanto il
corporeo quanto lo psichico.
Freud ha creato le premesse per la
determinazione di un “discorso sulla
sessualità”
Trasformazione del sesso come pura
condotta, reattività animale a sistema di
discorsi.
La sessualità si rivela come connessa
attraverso legami associativi tutti da
ricostruire alle più precoci esperienze
infantili. 19
Psicologia del profondo
Esplorazione della psiche inconscia, e
attraverso questa per una nuova
conoscenza della vita conscia, con una più
ampia applicazione alla comprensione
della letteratura, dell’arte, della religione e
della civiltà.
Psicoanalisi come complesso sistema
teorico, in cui dall’individuale si giunge al
sociale, o in cui individuale e sociale sono
strettamente correlati tra loro o
rispondenti alla medesime dinamiche di
organizzazione interna. 20
Freud e gli studi sull’isteria
Accanto alla speculazione sull’inconscio verso la fine del secolo
scorso si sviluppa la tendenza a cercare di comprendere
empiricamente e sperimentalmente la dinamica della psiche
inconscia IPNOSI
Per mezzo dell’ipnosi si produce artificialmente
nel soggetto una diminuizione o addirittura
l’annullamento temporaneo delle funzioni
coscienti, mediante una forma particolare di
sonno indotto, che attraverso vari gradi di
profondità va dalla trance leggera a quella
sonnambulica.
L’ipnosi consente di intervenire direttamente
sull’inconscio per studiarne la dinamica, ovvero,
servendosi di particolari suggestioni per
modificare dei comportamenti da esso motivati 21
L’ipnosi veniva usata prevalentemente per lo
studio e l’individuazione dell’eziologia e la cura
di alcune malattie mentali, in particolare
dell’isteria.
Breuer e il caso di Anna O.
I sintomi isterici hanno un senso, sono cioè
collegati tra loro rispetto ad alcune eventi
scatenanti e manifestano determinate
“situazioni affettive”.
Il soggetto mentre soggiace ai sintomi non ha
alcuna coscienza dei motivi che li hanno
prodotti.
I sintomi patologici spariscono non appena si
riesce a richiamare alla coscienza il loro senso. 22
Metodo catartico
I fenomeni isterici sono in rapporto con un trauma psichico,
nel senso che vi sono effetti fisici di cause psichiche.
Ogni rappresentazione possiede una carica affettiva e suscita,
per mezzo di tale carica una determinata reazione
affettivo/emotiva.
La carica emotiva di una rappresentazione si esaurisce
attraverso una reazione esterna involontaria o volontaria,
oppure attraverso la graduale entrata della rappresentazione
stessa in una serie di associazioni che fanno in modo che la
carica affettiva, frazionandosi e distribuendosi su molte
rappresentazioni, si attenua e/o si disperde.
Può però accadere che la reazione esterna possa venire a
mancare e la rappresentazione possa restare isolata o tagliata
fuori dalla catena associativa delle rappresentazioni: essa
allora conserva tutta la sua carica perturbatrice, che è alla
base dei sintomi isterici.
Il mancato deflusso della emotiva derivano dal fatto che il
contenuto emotivo di una determinata rappresentazione o di
un determinato evento appaiono al soggetto come
incompatibili con la propria coscienza, o i principi
predominanti della propria organizzazione etica e mentale.
Tale contenuto viene dunque escluso dall’ambito della
coscienza e privato della corrispondente manifestazione
emotiva; divenuto inconscio, il contenuto mentale diventa la
causa attiva di fatti psicologici. 23
Caso di Caterina
“La maggior parte dei miei pazienti riproduceva scene
dell’infanzia, scene la cui sostanza era la seduzione da
parte di un adulto. Nelle pazienti il ruolo di seduttore
era devoluto al padre. Io prestavo fede a queste
informazioni ed avevo così creduto di scoprire, in queste
seduzioni primarie dell’infanzia, le fonti primarie delle
nevrosi successive. In seguito tuttavia dovetti
riconoscere che tali scene di seduzione non avevano
avuto mai luogo e che esse non erano altro che dei
fantasmi, immaginati dai miei pazienti, e trassi quindi la
conclusione che i sintomi nevrotici non si collegavano
direttamente a degli avvenimenti reali, ma a dei
desideri, perché per la nevrosi la realtà pscichica aveva
più importanza della realtà materiale”
Indagine sulla struttura, formazione e
meccanismi, le leggi dell’inconscio
dinamico; teoria degli istinti, della pulsione
e della sessualità infantile 24
Metapsicologia freudiana
Dimensione teorica della psicoanalisi e sua
sistematizzazione formale.
La metapsicologia intende
offrire un modello concettuale
delle dinamiche psichiche che
si colloca al di là
dell’esperienza empirica . 25
Funzionamento formale dell’apparato
psichico
Freud presuppone che ogni processo
psichico debba essere considerato da tre
punti di vista Economico
Dinamico
Topico
Economico: concetto di energia e pulsione
Dinamico: concetto di forze (pulsionali) in
gioco
Topico: relativo all’apparato psichico.
Teoria delle istanze psichiche 26
Il concetto di pulsione
Quando Freud cerca di perimetrare l’oggetto della sua
indagine riconosce la prima frontiere nella pulsione.
La pulsione è lo stato di eccitazione centrale in riposta ad
una specifica stimolazione
La pulsione è un costituente psichico geneticamente
determinato che quando opera produce uno stato di
eccitazione psichica o di tensione
“Pulsione è anche il rappresentante psichico degli stimoli che
sorgendo nell’interiorità corporea pervengono nella psiche”
(1915), orientando di conseguenza l’azione o il comportamento
La pulsione come iniettore di una eccitazione psichica
spinge l’individuo all’attività, attività che è tesa verso la
cessazione dell’eccitazione stessa o della tensione
Tensione- attività motoria- cessazione della tensione
Bisogno- attività motoria- gratificazione 27
Tramite il concetto di pulsione Freud giunge alla
postulazione dell’esistenza di una sorta di energia
psichica (catexis: carica psichica) che investe
direttamente gli oggetti della realtà.
La carica psichica si configura in realtà
come la quantità di energia psichica che è
diretta verso la rappresentazione mentale
di una persona o di una cosa.
Esempio:
La madre per il bambino costituisce la fonte di
molteplici gratificazioni istintuali, il che
equivale a dire che la madre è un importante
oggetto pulsionale per il bambino, ossi un
oggetto delle pulsioni del bambino, un oggetto
fortemente caricato di energia psichica.
In altri termini la rappresentazione psichica
della madre nella mente del bambino è
caricata di energia psichica. 28
Prima formulazione della teoria delle
pulsioni Sessuali
Pulsioni: Sessuali
Autoconservative
Ultima formulazione
Pulsioni sessuali
Pulsioni aggressive
In tutte le manifestazioni istintuali che osserviamo sia normali
che patologiche operano tutte e due le pulsioni
L’atto più duro di intenzionale crudeltà ha per colui che
lo compie un qualche inconscio significato sessuale
(ossia fornisce una certa quantità di gratificazione
sessuale inconscia); allo stesso modo non c’è atto di
amore, per quanto tenero, che non fornisca
simultaneamente un mezzo inconscio di scarico della
pulsione aggressiva.
La pulsione sessuale non è il desiderio dell’atto sessuale
ma la libido 29
La pulsione aggressiva non è l’aggressività, ma la
destrudo
La pulsione libidica era vista da Freud come un’energia
o forza presente come un’interna tensione
nell’organismo e ivi pronta ad investire o meglio ad
occupare (besetzen) un oggetto, secondo il modello della
scarica.
Su questa traccia Freud si spinse a spiegare tutti gli
aspetti del comportamento umano, come per esempio
l’attaccamento al seno materno da parte del lattante, i
sogni, l’arte, la nevrosi, etc.
La libido in altri termini rappresenta la manifestazione
dinamica dell’istinto sessuale; è l’unica forza motrice del
primitivo apparato psichico e si orienta verso qualsiasi
oggetto che gli offra la possibilità di appagamento.
Principio di piacere 30
La destrudo rappresenta al contrario un principio pulsionale di morte, il
lotta con la libido e tendente a portare l’individuo verso l’autodistruzione.
In quest’ottica l’aggressività veniva spiegata
come un rivolgere all’esterno la tendenza
istintuale alla propria morte. Questa teoria
permise a Freud di avanzare spiegazioni sul
masochismo individuale, sulla distruttività che si
era manifestata nelle stragi della prima guerra
mondiale, etc.
Eros e tanatos
Eros: libido narcisistica e libido oggettuale
Tanatos: istinto di morte, tendenza a ritornare
all’inorganico.
La meta di ogni essere vivente è la morte.
Anche la soddisfazione dell’atto sessuale,
imposta dal principio di piacere, è la condizione
necessaria affinché gli istinti di morte possano
agire compiutamente. 31
Ipotesi fondamentale del modello
economico
Le rappresentazioni psichiche delle pulsioni
hanno un investimento energetico (importo
d’affetto) e l’apparato pichico tende a
mantenere il più basso possibile il livello o
l’ammontare totale degli eccitamenti per
evitare “ingorghi”.
Nell’inconscio la carica energetica trascorre da
una rappresentazione ad un’altra lungo catene
associative molto lasse (energia libera).
Nella coscienza ogni carica tende a rimanere
coesa alla rappresentazione conveniente
(energia legata).
Es: nel sintomo l’importo d’affetto che al
rimozione ha sganciato da rappresentazioni
inaccettabili si è congiunto, attraverso
operazioni (condensazione e spostamento)ad
altre rappresentazioni apparentemente neutre.
32
Il punto di vista dinamico
Il modello di funzionamento psichico è
ricostruito mediante un gioco di forze che si
promuovono e si inibiscono a vicenda.
L’elemento fondamentale dell’edificio
psicoanalitico è rappresentato dalla rimozione,
operazione con cui il soggetto mantiene
inconsci o respinge rappresentati pulsionali
che risultano inaccettabili.
Anche la rimozione è retta dal principio di
piacere (il minimo danno). Vi è nel momento
in cui scatta l’intenzione di evitare gli
svantaggi della manifestazione pulsionale
Censura 33
Il modello topico
Due modelli topologici dell’apparato psichico
(I e II topica), da intendersi non come
localizzazioni anatomiche, ma come metafora
per oggettivare differenti processi psichici
Nella I topica la distinzione è tra:
INCONSCIO
PRECONSCIO
COSCIENZA
L’inconscio è costituito da rappresentazioni pulsionali.
Caratteristiche dell’inconscio:
assenza di reciproca contraddizione; processo primario; mobilità
degli investimenti; atemporalità; sostituzione della realtà esterna
con la realtà psichica interna.
Nucleo dell’inconscio:
esperienze infantili rimosse: desideri, impulsi, bisogni,
disposizioni latenti che orientano la condotta resistendo ad ogni
tentativo di essere rievocate, istinti insoddisfatti che restano come
forze segrete. 34
DESCRIZIONE DISPENSA
Il presente materiale illustra il metodo psicoanalitico. La psicoanalisi si basa sul principio del determinismo psichico. Possiamo cogliere l’inconscio attraverso il sogno, il lapsus,il motto di spirito,il sintomo. Viene poi presentata una biografia di Freud (studi sull'isteria, l'ipnosi e il caso di Anna O., il metodo catartico, le libere associazioni), la teoria delle pulsioni e della sessualità, la prima topica (INCONSCIO,PRECONSCIO,COSCIENZA) e la seconda topica (ES, IO, SUPER-IO),i meccanismi di difesa,gli atti mancati.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Atreyu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Ferrara - Unife o del prof Bastianoni Paola.
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