Comunicazione tecnica
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Il rapporto comunicazione – vita quotidiana
Verso una definizione ecologica
CONCEZIONI DI DIMENSIONE DI FUNZIONE CONTESTO DI
SVILUPPO IMPLICITA/ESPLICITA RIFERIMENTO
COMUNICAZIONE
TECNICA Storica Progresso Società
RELAZIONE Sociale Condivisione Ambiente
Spirituale e
CULTURA Conoscenza Civiltà
materiale
Individuale e Costruzione della
HABITUS Vita quotidiana
collettiva realtà
La comunicazione come tecnica
Processi culturali e comunicativi 22/02/11 Pagina 3
Concezioni generali della comunicazione
Tecnica
Ad un livello estremamente generale, si potrebbe
definire la comunicazione come:
una tecnica, un arma, uno
strumento, un mezzo tramite cui
è possibile ottenere effetti e
raggiungere obiettivi
Processi culturali e comunicativi 22/02/11 Pagina 4
Concezioni generali della comunicazione
Tecnica
In tal senso, dunque, si prende in considerazione l evoluzione
tecnica e tecnologica che ha subito e contemporaneamente
avviato la comunicazione
Processi culturali e comunicativi 22/02/11 Pagina 5
La storia sociale dei media
Parlare di tecnica riferendosi al concetto di comunicazione
vuol dire mettere in evidenza gli aspetti propulsivi e di
mutamento che i mezzi attraverso sui essa si concretizza
sono stati in grado di attivare
Etimologicamente, tecnica significa arte, capacità, e
la comunicazione assume il valore di arma o di
strumento – medium – attraverso cui chi comunica
cerca di raggiungere gli obiettivi che si prefigge,
sulla base di motivazioni che innescano uno
scambio relazionale Uno dei più divertenti
libri degli ultimi
cinquecentomila anni
Per allargare la mente e
contemplare con più
calma e distacco i nostri
obiettivi, abbiamo
bisogno di dare requie al
lavorìo delle mandibole.
Senza un certo agio e una
certa tranquillità non può
esserci lavoro creativo, né
cultura, né civiltà
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La storia infinita
In un ipotetico elenco delle principali tappe della
storia della comunicazione la nascita del linguaggio
non può costituire la prima e la più importante
L invenzione dell oralità rappresenta senz altro
la più grande rivoluzione mediale, soprattutto
perché si basa sulla messa a punto di una
particolare tecnica che riguarda tanto la sfera
biologica quanto quella culturale dell uomo: se è
vero che l homo sapiens parla perché ha una cavità
orale e laringea adatta, è anche vero che ha
conformazione fonatoria idonea proprio perché
parla
La storia infinita
Possiamo considerare il linguaggio orale come il
prodotto di un certo periodo storico
L importanza del contesto risulta fondamentale
1. come scenario di riferimento che ha influito
sull attivazione del mutamento, attraverso la
commistione di variabili naturali, individuali e collettive
2. come nuovo ambiente fisico e cognitivo, modellato
attraverso la pratica della denominazione
3. in quanto un simile cambiamento non può che
avvenire in una comunità
La comunicazione come tecnica: una breve cronologia
3100 A.C.
Nascono le scritture ideografiche egizia e sumera
1400 A.C.
A Creta fa la sua prima comparsa la scrittura lineare con un alfabeto
sillabico di 73 caratteri
420 A.C.
In Grecia viene sperimentato un sistema di trasmissione dei messaggi
a distanza: la segnalazione luminosa attraverso le fiaccole
105 A.C.
Ts ai Lun realizza in Cina la fabbricazione della carta
594 D.C
In Cina fa la sua comparsa la stampa utilizzando matrici lignee
inchiostrate e la riproduzione su seta o carta (xilografia)
La galassia della parola
Le lettere cagionano smemoramento nelle anime
di coloro che le hanno apprese, perocché più non
curano della memoria, come quelli che, fidando
della scrittura, per virtù di strani segni di fuori si
rammentano delle cose, non per virtù di dentro e
da sé medesimi. Dunque trovato hai la medicina,
non per accrescere la memoria, sibbene per
rivocare le cose alla memoria
Platone, Fedro, LIX, pp. 561-562
La galassia della parola
Parola scritta Parola parlata
lede l esercizio della favorisce l esercizio
memoria della memoria
non sa rispondere, è agonistica ed enfatica
se interrogata è frutto di una concreta
maestosamente tace situazione di interazione
non entra nello tra esseri umani
scambio dialettico, ha effetto sulla realtà: è
continua a significare la parola-azione che
sempre il medesimo muta il mondo
La galassia della parola
Non sorprende che la maggior parte dei
popoli a tradizione orale ritengano che le
parole abbiano in sé un grande potere: non si
può emettere un suono senza esercitare un
potere … ogni suono è dinamico … il fatto
che i popoli a tradizione orale ritengano che
le parole abbiano un potere magico è
collegato al loro senso della parola
necessariamente parlata, dunque potente
W. J. Ong, Oralità e scrittura, pp. 60-61
Il linguaggio orale
Trasforma l ambiente dell uomo, dal punto di vista
cognitivo ed esperienziale, consentendo di costruire
percorsi e archivi mentali, e determina scambi
relazionali più complessi e non necessariamente
funzionali al raggiungimento di un preciso obiettivo
Possiede limiti legati alla capacità di memorizzare
informazioni, all immediatezza degli scambi, al ciclo
vitale della persona che comunica
La scrittura
Può essere considerata come il primo mezzo di
comunicazione artificiale complesso inventato
dall uomo. La sua evoluzione viene scandita dal
progressivo apparire prima dei pittogrammi, poi degli
ideogrammi, infine delle forme scritte lineari
Etimologicamente, sker significa grattare o incidere,
rimanda alle prime forme di scrittura basate
sull incisione su tavolette d argilla
Con il tempo, segue il principio della doppia evoluzione,
secondo cui il significato della parola scritta non
coincide immediatamente con l oggetto da
rappresentare
La scrittura
La riconfigurazione della comunicazione attraverso
l istituzionalizzazione di codici ristretti in grado di
trasmettere ma soprattutto conservare informazioni
incide direttamente sul tessuto sociale
a livello macrosociale, riconfigura gli assetti sociali,
con la nascita di nuovi ruoli e funzioni
a livello microsociale, segna lo sviluppo cognitivo
dell uomo attivando nuove categorie di
razionalizzazione rispetto al tempo e allo spazio, e
potenziando la capacità di astrazione del pensiero
La comunicazione come tecnica: una breve cronologia
1390 D.C.
In Cina primo libro impresso a caratteri metallici mobili
1438 D.C.
Johann Gutemberg inventa i caratteri mobili che permettono la
tecnica
tipografica della fusione a ripetizione
1466 D.C.
Pubblicazione del più antico avviso pubblicitario
1471 D.C.
Primo libro stampato da un italiano: il prete Clemente da Padova
1642 D.C.
A soli 19 anni Blaise Pascal inventa la prima calcolatrice: la Pascalina
La comunicazione come tecnica: una breve cronologia
1695 D.C.
In Inghilterra viene abrogato il Licensing Act che imponeva la censura
preventiva nei confronti della stampa
1735 D.C.
Inizio pubblicazioni della Gazzetta di Parma
1796 D.C.
Alessandro Volta inventa una pila elettrica ad azione chimica
1826 D.C.
Joseph Nicèphore Niepce ottiene prime fotografie con la camera
oscura
1837 D.C.
Samuel Morse inventa l omonimo alfabeto a 2 segni: linee e punti
La rivoluzione della stampa
La storia dei mezzi di comunicazione moderni inizia con il libro
stampato, una specie di rivoluzione che, però, in origine non era che
un accorgimento tecnico per riprodurre la stessa scelta di testi che
venivano già copiati a mano
D. McQuail, Sociologia dei media, p. 34
Diverse concezioni del medium libro
nel Medioevo: magazzino o deposito di saggezza, uno status
destinato soprattutto a testi religiosi e filosofici, manufatto compilato
da amanuensi e confezionato per durare, destinato ad essere
consultato da una cerchia molto ristretta di lettori
in età moderna: merce prodotta da autori di professione, finanziati
da sponsor che cercavano un ritorno finanziario, sottoposta alla
censura delle autorità politiche, culturali e religiose
La rivoluzione della stampa
Francis Bacon (1561-1626): stampa, polvere da sparo e bussola
hanno cambiato la faccia del mondo
Michel de Montaigne (1533-1626): i cinesi godono dei benefinici
della stampa già da mille anni
Samuel Hartlib (1600-1662): l arte della stampa diffonderà a tal
punto il sapere che la gente comune, conoscendo i propri diritti e le
proprie libertà, non si lascerà governare con l oppressione
John Emerich Edward Dalberg-Acton (1834-1902): la stampa
assicura che l opera del Rinascimento durerà, che ciò che è stato
scritto sarà accessibile a tutti, che nemmeno un idea andrà persa
La rivoluzione della stampa
Una rivoluzione lunga, durata almeno dalla Bibbia di Gutenberg
all Encyclopédie di Diderot
Un adattamento graduale, sia nelle formule editoriali che nelle
abitudini di lettura
Più che un agente del cambiamento, un catalizzatore che
favorisce i mutamenti sociali pur non costituendone l origine
Trasporto e comunicazione
Pensare ai media come un sistema significa considerare che media
vecchi e nuovi coesistono, competendo tra loro o trovando spazi di
complementarità, e che i mutamenti del sistema dei media sono in
relazione con i cambiamenti del sistema dei trasporti, del
movimento delle merci e delle persone nello spazio, via terra o via
acqua
I flussi d informazione seguono
i flussi commerciali: i mercanti che operano per mare e per terra
portano notizie insieme alle loro merci
le comunicazioni del potere statale: l interesse degli Stati di
sovrintendere al sistema viario è funzionale a trasmettere più
rapidamente gli ordini dalla capitale alle province
L opinione pubblica
Con gli inizi del capitalismo finanziario e commerciale che a cominciare
dal XIII secolo si diffonde dalle città dell Italia del Nord anche verso
l Europa occidentale e settentrionale e fa sorgere prima i grandi empori dei
Paesi Bassi, poi le grandi fiere, agli incroci delle vie commerciali a lunga
distanza, si formano gli elementi di un nuovo ordine sociale. […] Il
protocapitalismo è conservatore […] Fintantoché esso vive dei frutti del
vecchio modo di produzione (della produzione economico-rurale soggetta
a vincoli feudali, propria della massa contadina non libera e della ristretta
produzione di merci soggetta a vincoli corporativi caratteristica
dell artigianato cittadino), , senza trasformarlo, i suoi tratti restano
ambivalenti; questo capitalismo stabilizza da un lato i rapporti di dominio
basati sul ceto e libera dall altro quegli elementi in cui essi un giorno si
dissolveranno. Ci riferiamo agli elementi della nuova struttura commerciale:
la circolazione delle merci e delle notizie create dal grande commercio
internazionale del primo capitalismo .
J. Habermas, Storia e critica dell opinione pubblica, Laterza, Roma-Bari, 1999, p. 26
La rivoluzione della stampa – il Cinquecento
Esistono tipografie in 250 città europee, 80 solo in Italia; si producono
27.000 edizioni, per un totali di circa 13 milioni di libri
Per i primi venti anni del secolo, Lutero diffonde tanto la Bibbia quanto
i suoi pamphlets in volgare, una sorta di minimo comun denominatore
dei dialetti tedeschi
Venezia è il maggior centro editoriale del continente:
a commerci sviluppatissimi corrisponde la pubblicazione di
moltissimi libri (4.500 edizioni, il 20% del mercato europeo)
capitalisti e mercanti detengono il controllo delle stamperie
Aldo Manuzio stampa classici latini e greci in piccolo formato, più
accessibile e con costo minore
con la Controriforma cessa il periodo liberale della città: nel 1547
è istituita l Inquisizione; nel 1549 viene creato l Indice dei libri proibiti
La rivoluzione della stampa – il Seicento
Nasce il giornale di informazione: un grande cambiamento basato
sull aumento delle informazioni, che suscita preoccupazioni circa la
circolazione di notizie politiche
Aumenta la diffusione di libri, perlopiù si tratta di libri illustrati, per
venire incontro alla popolazione analfabeta; i soggetti sono vite di
santi e romanzi cavallereschi, letture di evasione
La rivoluzione della stampa – il Settecento
Londra è il maggior centro editoriale del continente: la rivoluzione
industriale, col suo clima di innovazione e liberalità, attira gli
stampatori
Nel 1695, a seguito dell abolizione del Licensing Act, i fogli di
informazione escono liberamente, raggiungendo nel 1709 le
diciannove edizioni giornaliere
La stampa assume connotati commerciali:
si afferma la necessità del diritto d autore: nel 1709 è varato il
Copyright Act
la partecipazione diretta di imprenditori garantisce i fondi per
stampare edizioni corrette ed autorizzate dei testi
la consapevolezza del crescente bisogno di diffondere i nuovi
prodotti dell industria rende necessaria la pubblicità
La rivoluzione della stampa – il Settecento
Il termine propaganda (in origine propagazione delle idee del
cattolicesimo), che aveva assunto un significato negativo nel clima
della Riforma, inizia a designare la proposizione politica delle idee
come merci
Si diffonde l espressione opinione pubblica (1750 in Francia, 1781
in Inghilterra, 1793 in Germania)
Jürgen Habermas, Storia e critica dell opinione pubblica
definisce sfera pubblica quello spazio concreto, trasformato dai
quotidiani, in cui si forma l opinione pubblica: una arena in cui si
dibatte di argomenti di pubblica importanza, rappresentata dalla
piazza, dal caffè o dal salotto
la discussione pubblica come strumento della classe borghese,
protagonista della Rivoluzione Francese e desiderosa di
conquistare potere politico
L opinione pubblica
La sfera pubblica borghese può essere concepita in un primo momento
come la sfera dei privati riuniti come pubblico; costoro rivendicano subito
contro lo stesso potere pubblico la regolamentazione della sfera pubblica
da parte dell autorità per concordare con questa le regole generali del
commercio nella sfera fondamentalmente privatizzata, ma pubblicamente
rilevante, dello scambio di merci e del lavoro sociale. Peculiare e
storicamente senza precedenti è il tramite di questo confronto politico: la
pubblica argomentazione razionale […] L arte del pubblico argomentare è
appresa dall avanguardia borghese del ceto medio in comunicazione con il
«mondo elegante», con una società aristocratico-cortigiana che
indubbiamente tende a staccarsi a sua volta sempre più dalla corte e a
costruire un contrappeso nella città. La «città» non è soltanto centro di vita
economica della società civile; in antitesi politico-culturale alla «corte»,
essa caratterizza una primitiva sfera pubblica letteraria che trova le sue
.
istituzioni nelle coffee-houses, nei salons e nei sodalizi conviviali
J. Habermas, Storia e critica dell opinione pubblica, Laterza, Roma-Bari, 1999, pp. 41-44
La rivoluzione della stampa – il Settecento
Voltaire, Rousseau, Dalambert, filosofi fondamentali per la
formazione dell opinione pubblica, operano all interno della
censura, e conseguentemente cominciano a diffondere idee tramite
corrispondenze private
Tra il 1751 e il 1765 è pubblicata l Encyclopédie: 35 volumi anche in
edizione economica che diffondono lo sviluppo di una religione
laica, fondata sulla dea ragione, che permette l emancipazione del
popolo attraverso la messa in discussione dell ancien regime
Il1776 è l anno della Rivoluzione Americana: la stampa quotidiana,
già favorevole all emancipazione dall Inghilterra, diffonde la
Dichiarazione di indipendenza
La rivoluzione della stampa – il Settecento
Il 1789 è l anno della Rivoluzione Francese:
largo uso della stampa quotidiana per formare una opinione
pubblica rivoluzionaria
la Dichiarazione dei diritti universali dell uomo, metta in
discussione della disparità tra esseri umani e pone le basi per una
nuova cultura politica che si basa su una comunità di cittadini: si
allarga il concetto di opinione pubblica e quindi i destinatari delle
comunicazioni di massa
il termine propaganda definisce l opera di sacralizzazione dello
Stato attraverso i mezzi di comunicazione di massa
Nel 1799 Napoleone Bonaparte sale al potere; consapevole
dell importanza dei quotidiani per fare propaganda, dichiara
quattro giornali ostili sono da temere più di centomila baionette
DESCRIZIONE DISPENSA
La presente lezione fa riferimento al corso di Processi culturali e comunicativi tenuto dal Prof. Ciofalo. Tra le varie concezioni di comunicazione, vi è quella che la definisce come: una tecnica, un’arma, uno strumento, un mezzo tramite cui è possibile ottenere effetti e raggiungere obiettivi. Qui, si prende in considerazione l’evoluzione tecnica e tecnologica che ha subito e contemporaneamente avviato la comunicazione.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Atreyu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università La Sapienza - Uniroma1 o del prof Ciofalo Giovanni.
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