Comunicazione - Paradigmi
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ESTRATTO DOCUMENTO
Paradigmi
Privilegio del movimento
Neutralizzazione del mutamento
Paradigma
Informazionale
Movimento
"La visione trasmissiva della comunicazione è la più comune nella nostra
cultura(...) E' definita da termini quali 'impartire', 'mandare',
'trasmettere'(...) Viene formata dalla metafora della geografia o del
trasporto(...)Il centro di questa idea(...) è la trasmissione di segnali o
messaggi sulla distanza con il proposito del controllo(...).
La comunicazione era vista come un processo e una tecnologia che
avrebbe, talvolta per scopi religiosi, distribuito, trasmesso e disseminato
conoscenza, idee e informazioni più lontano e più velocemente con
l'obiettivo di controllare lo spazio e le persone."
James Carey
Paradigma informazionale
Esaltazione del valore dell’informazione.
attenzione al processo di
Grande Dal latino:
trasmissione. Informo
=
Do forma
Scarsa attenzione agli effetti successivi =
alla ricezione del messaggio. plasmo
Paradigma informazionale
Metafora del viaggio
principali:
Caratteristiche
1. trasporto di informazioni
preconfezionate
2. trasmissione di significati
Paradigma informazionale
La comunicazione informazionale è una comunicazione
finalizzata, intenzionale, ma che per contro non è né
“persuasiva” né “d’influenza”. Taluni dicono che è
“scientifica” – a condizione che s’intenda chiaramente che
si applica a tutte le scienze: umane, sociali, esatte e
applicate. Il che le conferisce un carattere neutrale o
universale.
La comunicazione informazionale ha una componente
“trasmissione” che non può essere ignorata (modello
E-R), poiché l’autore utilizza tutti i mezzi tecnici possibili
per raggiungere il suo obiettivo di farsi conoscere
Paradigma informazionale
I significati della
comunicazione sono
prodotti in un luogo
esterno ad essa e da qui
trasferiti diffusivamente
nello spazio circostante
per esercitarvi forme di
controllo e di influenza
Relazione
Relazione Relatio –
relazione s.f. (dal lat.
onis, referre
der. di “riferire”). – 1.
a. L’azione e il fatto di riferire il
testo stesso con cui si riferisce, e
fare, presentare una
la sua forma:
r.; di un viaggio, di una spedizione
scientifica; r. su un’inchiesta; r.
introduttiva. b. Illustrazione con G. Devoto, C.G. Oli
cui il governo o un’assemblea Nuovo vocabolario
legislativa accompagna un disegno illustrato della lingua
di legge…; c. (giur.) Esposizione italiana
, Milano, Selezione
dello svolgimento di un dal Reader’s Digest, 1987
processo…; Ia edizione
Relazione
relazione s.f. 2. Connessione o
corrispondenza che intercorre in
modo essenziale o accidentale, tra
tra i due fatti
due o più enti:
sussiste una precisa r. di causa e di
effetto; ma in che…;
3. a. Con riferimento a persone o a
gruppi, rapporto, legame o vincolo G. Devoto, C.G. Oli
r. di parentela, di
reciproco: Nuovo vocabolario
° illustrato della lingua
amicizia, di lavoro, di affari. italiana
, Milano, Selezione
dal Reader’s Digest, 1987
Ia edizione
Relazione essere in
relazione s.f. Espressioni:
buone r., o rompere, troncare le r.
con qualcuno; r. sociali
, le forme
elementari soggettive, di
interconnessione tra due o più
soggetti, individuali o collettivi;
pubbliche r. (traduz. dall’inglese
public relations
), i rapporti e i G. Devoto, C.G. Oli
contatti che un ente ha con il Nuovo vocabolario
pubblico e con i rappresentanti di illustrato della lingua
ufficio di
altri enti o gruppi: italiana
, Milano, Selezione
pubbliche r.; vita di r.; il complesso dal Reader’s Digest, 1987
delle funzioni vitali… Ia edizione
Processi culturali e comunicativi 16/10/2009 Pagina 30
Paradigma relazionale
Privilegio del mutamento
Koinè
(presupposti etici della e del discorso)
Neutralizzazione del movimento
(Disattenzione per gli aspetti tecnologici)
Paradigma
Relazionale
Paradigma relazionale
Esaltazione del valore della relazione. Elemento fondativo
della socialità
Grande attenzione agli effetti
successivi alla ricezione
del messaggio.
Scarsa attenzione al processo di
trasmissione.
Paradigma relazionale
Caratteristiche principali:
Forma di comunione, rito collettivo.
Metafora del legame.
Mantenimento dell’integrazione sociale
di una cultura nel tempo.
Significati non recepiti nella forma in
cui vengono prodotti dalla fonte, ma
risultato di una costruzione
intersoggettiva. Mutamento a
"Nella definizione rituale, la comunicazione è congiunta
termini come 'condivisione', 'partecipazione',
'associazione', 'fratellanza' e 'il possesso di una fede
comune'(....)Una visione rituale della comunicazione non è
diretta all'estensione di messaggi nello spazio, ma verso la
conservazione della società nel tempo(...)verso la
rappresentazione di credenze condivise(...)Vede l'originale
e più elevata manifestazione di comunicazione(...)nella
costruzione e nel mantenimento di un mondo culturale
ordinato e significativo che possa servire da controllo e
contenitore per l'azione umana." James Carey
Paradigma relazionale
Interpretazione
continua
(ermeneutica): la
ricerca del senso non
avviene all’interno del
segnale per ricostruire
l’intenzione
dell’emittente, ma
nella rete contestuale
ed extratestuale
attivata dal ricevente
Differenze tra i paradigmi
Una sinossi che contrappone analiticamente i
paradigmi permette di coglierne le
due
differenze in termini di :
modalità comunicativa,
• connessione del rapporto,
• ruolo dei soggetti coinvolti nel processo
• comunicativo,
struttura del messaggio e del codice.
• Modalità comunicativa
Nel paradigma
informazionale la modalità
comunicativa è il monologo
flusso comunicativo
unidirezionale, direttivo
Nel paradigma relazionale la
modalità comunicativa è il
dialogo flusso comunicativo
bidirezionale.
Modalità comunicativa
Informazione Relazione
monologo dialogo
Trasmissione di idee Confronto di idee
Pratica dialogica:
Carattere monologico: interlocutori
ricevente con un ruolo, impegnati in senso
esaltazione del ruolo
dell’emittente attivo
Connessione del rapporto
Nel paradigma informazionale la connessione del
è morfologica.
rapporto
Per morfologica intendiamo una comunicazione in
cui è necessario prestare attenzione alla
corrispondenza tra il senso che si intende
comunicare e il mezzo che veicola il messaggio. Il
problema in quest’ottica è il confezionamento del
messaggio, affinché sia chiaro per il destinatario.
Connessione del rapporto
comunicativo è contenuto nella
Morfologica: l’atto
trasmissione e non può differire da esso
Funzionale: l’atto comunicativo punta al
raggiungimento di uno o più obiettivi e può essere
modulato in funzione di essi
Connessione del rapporto
Nel paradigma relazionale la connessione del
rapporto è funzionale.
La connessione funzionale è quella che si instaura
tra i parlanti in un processo comunicativo
bidirezionale, tramite il quale emittente e
destinatario mettono in relazione i segni
comunicabili (significanti) con le loro esperienze
(significati).
DESCRIZIONE DISPENSA
La presente lezione fa riferimento al corso di Processi culturali e comunicativi tenuto dal Prof. Ciofalo L'argomento qui presentato è quello sui paradigmi della comunicazione e su due differenti approcci teorici: quello scientifico e quello umanistico. I paradigmi relativi alla Comunicazione sono due: paradigma relazionale e paradigma informazionale.
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Atreyu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Processi culturali e comunicativi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università La Sapienza - Uniroma1 o del prof Ciofalo Giovanni.
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