Tesi di laurea: come fare l’indice

Hai finito gli esami e ora sei impegnato nella stesura della tesi di laurea? Aspetta un momento, prima di continuare a scrivere devi sapere come fare l’indice. La soluzione migliore è infatti quella di cominciare a strutturarlo fin da subito per velocizzare il tutto.

L’indice (o sommario) della tesi è semplicemente necessario, oltre che obbligatorio: non solo rappresenta lo scheletro del tuo lavoro, ma è anche utile per consultare in maniera più agevole il contenuto del testo.

Mi interessa un argomento nello specifico? Bene, posso trovarlo sull’indice e andare direttamente a quel punto. Anche per questo va posizionato all'inizio (si usa metterlo alla fine quando potrebbe portare a uno spoiler, come nei romanzi).

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Cosa mettere nell’indice della tesi

Innanzitutto: cosa va inserito nell’indice di una tesi? Più o meno tutto. Sicuramente i capitoli e il titolo dei paragrafi. Meglio inserire anche i titoli dei sottoparagrafi, senza però esagerare. Se la tua tesi è corposa ed è strutturata su diversi livelli di sottoparagrafi, allora imponiti un limiti. Il mio consiglio è di arrivare massimo al terzo livello di profondità. Per esempio, una struttura ideale dell’indice potrebbe essere:

Capitolo I : Come scrivere un romanzo di avventura
1. Personaggi
1.1 Il protagonista
1.2 L’antagonista
1.3 …
1.4 …
2. Ambientazione
2.1 Luogo di partenza
2.2 Il viaggio
2.3 …
…

Alla destra dei diversi titoli, naturalmente, ci sarà il numero di pagina corrispondente. Ma tranquillo, non dovrai inserirlo manualmente!

Nell’indice va poi anche messa l’introduzione, la conclusione e la bibliografia, che fanno parte a tutti gli effetti del corpo del testo. Non vanno inseriti: l’indice stesso, la dedica e la citazione iniziale, in caso ci sia. I ringraziamenti ti consiglio di non metterli, ma c’è chi lo fa e chi permette di farlo. Quindi, in definitiva, a te la scelta.

Un’ultima cosa: il consiglio è comunque sempre quello di fare riferimento alle indicazioni fornite dal tuo ateneo in merito alla stesura della tesi. Lì, probabilmente, troverai anche informazioni riguardo alla veste che dovrà avere il tuo indice.

Come si fa un indice per la tesi?

Entriamo adesso nella parte pratica: come si fa un indice per la tesi? Vediamo la procedura su Word, che è sicuramente il programma di scrittura più usato dagli studenti (per gli altri programmi di scrittura, il procedimento è comunque analogo).

Prima di tutto occorre dare un titolo ai capitoli, ai paragrafi e ai sottoparagrafi. Per farlo non devi aumentare la grandezza del font e mettere in grassetto! No, no, no. Per permettere a Word di individuare le parti del testo, devi dotare quest’ultime di un titolo. Come fare?

Nella sezione “Home”, in alto troverai la scheda degli Stili: Normale, Titolo 1, Titolo 2, eccetera eccetera. Bene, ora è il momento di gerarchizzare il tuo testo. Quindi: seleziona i titoli dei capitoli (per esempio: Capitolo I : Come scrivere un romanzo di avventura) e clicca su Titolo 1. Se non ti piace la resa estetica, non preoccuparti, potrai sempre cambiarla cliccando con il tasto destro sullo stile che intendi modificare. Ora, seleziona i titoli dei paragrafi (per esempio: 1. I personaggi) e clicca su Titolo 2. Seleziona sui titoli dei sottoparagrafi (per esempio: 1.1 Il protagonista) e clicca su Titolo 3, e così via. In questo modo, avrai il tuo testo organizzato per livelli riconoscibili dallo stesso Word. Per visualizzare tutti i livelli alla sinistra del testo usa il comando ctrl+shift+t.

Ora non ti resta che creare l’indice. Come si fa? Semplicissimo. Vai alla scheda “Riferimenti”. Qui, in alto a sinistra troverai la voce “Sommario”. Non devi fare altro che cliccarla e selezionare il tipo di indice che preferisci. Word riconoscerà automaticamente tutti i livelli gerarchici a cui affiancherà il corrispondente numero di pagina. Ecco fatto!

Quando avrai messo un punto definitivo alla tua tesi, non dimenticarti di aggiornare l’indice. Il passaggio è solo uno, ed è anche molto semplice. Basta andare sull’indice e cliccare sulla voce “Aggiorna sommario”.