Anziani, tema (2)

Le rughe vanno nascoste, i capelli bianchi anche, non si può fermare il tempo ma possiamo nascondere i suoi effetti: almeno per un po’. Poi i segni sul viso diventano troppo pronunciati, una crema antirughe e un fondotinta non bastano. Disperazione.
Ormai la vecchiaia è diventato un qualcosa di cui vergognarsi, ma non c’è da sorprendersi visto che nei paesi industrializzati gli anziani vengono lasciati ai margini della società. Quelli che prima erano fonte di saggezza, degni di autorità e rispetto, sono stati travolti dal progresso di una società in cui chi non è più in grado di produrre viene automaticamente scartato.

Non portano lo stipendio a casa, diventano più fragili a causa dell’età, hanno bisogno di attenzioni: spesso anche la famiglia a cui hanno dato tanto amore inizia a considerarli un peso. Rimangono soli, come si può risolvere questa cosa? Mettiamoli in una casa di riposo: può essere una buona soluzione, per un po’. All’inizio li andremo a trovare tutti i giorni, poi una volta a settimana, al mese, solo alle festività, poi neanche a quelle. Ma come si fa ad abbandonare un genitore? Come si fa a rinunciare a quelle rughe che indicano anni di sorrisi?
Bisognerebbe ricordarsi quanto è dolce il sorriso di un nonno che guarda il nipotino e lo vizia, quanto può essere interessante parlare di quando era piccolo e scoprire l’infanzia di un epoca diversa, quanto può essere utile come punto di riferimento per chiedere consigli. Un anziano trasmette saggezza, calore e amore alla famiglia; abbandonarlo alla solitudine non solo è cattivo e irrispettoso nei suoi confronti ma anche controproducente per tutti noi.
Dobbiamo riservare più riguardo per i nostri anziani, come disse Benedetto XVI: «La qualità di una società, vorrei dire di una civiltà, si giudica anche da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune».