Concetti Chiave
- Attilio ed Emilio Bandiera erano figli di un ufficiale della Marina austriaca e iniziarono la loro carriera militare prima di dedicarsi alla causa dell'unità italiana.
- Fondarono la società segreta Esperia e si unirono al movimento mazziniano, impegnandosi attivamente nel patriottismo italiano sotto la sorveglianza della polizia austriaca.
- Costretti a rifugiarsi a Corfù, tentarono uno sbarco in Calabria nel 1844 con l'intento di riaccendere l'insurrezione a Cosenza.
- Ignari del fallimento della rivolta per la mancata partecipazione popolare, furono traditi, catturati dai Borbonici e processati.
- Furono condannati al carcere duro e molti dei loro compagni furono fucilati il 25 luglio 1844 nel Vallone di Rovito.
Attilio Bandiera (1810-1844) - Emilio Bandiera (1819-1844). Figli di un alto ufficiale della Marina austriaca, ed ambedue avviati alla carriera militare, votarono la loro giovinezza alla libertà ed al riscatto dell'Italia. Fondata dapprima una società segreta, la Esperia, e passati poi nel movimento mazziniano, i Bandiera svolsero un intensa attività patriottica, che non sfuggì alla polizia austriaca.
Tentativo di insurrezione in Calabria
Costretti a riparare a Corfù (sotto la protezione inglese), i Bandiera con un pugno di amici (219), per quanto sconsigliati dallo stesso Mazzini, tentarono uno sbarco in Calabria sperando di ridestare l'insurrezione scoppiata nel 1844 a Cosenza ma, ignari che il moto fosse già stato stroncato per la mancata partecipazione della popolazione che, ancora una volta non si era mossa, furono subito scoperti: traditi da un compagno, il còrso Boccheciampe, furono catturati dai Borbonici, processati e condannati 8 al carcere duro, e gli altri fucilati nel Vallone di Rovito, presso Cosenza (25 luglio 1844).
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