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mamma che aiuta il figlio a fare i compiti

Nel comune di Acquapendente monta lo scontro tra i genitori e la preside di una scuola media. Qui, le famiglie, riunite nel comitato 'Viva la scuola', lamentano un carico di compiti spropositato che graverebbe sulle spalle dei figli.

Una mole di studio che impedirebbe ai piccoli studenti di godere del proprio tempo libero, rinunciando ad attività sportive e alla coltivazione dei propri hobby.

Stanchi della situazione, i genitori hanno scritto una lettera rivolta al Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, denunciando una situazione non più sostenibile.

Indice

  1. Troppi compiti per casa, gli studenti non hanno più tempo libero
  2. I genitori citano l'esempio della Provincia di Trento

Troppi compiti per casa, gli studenti non hanno più tempo libero

La missiva è leggibile sul portale 'EtruriaNews', che ha riportato la lettera per intera: “Le scriviamo”, spiegano i genitori, “per segnalare una situazione che definire paradossale sarebbe riduttivo.

Nella Scuola Media di Acquapendente, i Nostri figli stanno affrontando un carico di compiti spropositato, spesso assegnato con scadenze impossibili (per il giorno dopo, naturalmente, come se avessero tutto il pomeriggio a disposizione.

Peccato che quel pomeriggio non esista più. Non esiste per lo sport, non esiste per fare una passeggiata, non esiste nemmeno per respirare. I Nostri ragazzi, invece di essere adolescenti, sono diventati piccoli impiegati oberati, chiusi sui libri fino a sera tardi.

E mentre loro si affannano a rispettare scadenze, scopriamo che alcuni Professori, riescono tranquillamente a trovare il tempo per dedicarsi allo sport. Una bellissima lezione di vita: imparate subito che il tempo libero è un lusso riservato a Noi adulti".

I genitori citano l'esempio della Provincia di Trento

"Non fraintenda." proseguono le famiglie nella lettera indirizzata al MIM, "non siamo contrari ai compiti, né vogliamo crescere una generazione di scansafatiche. Vorremmo solo che qualcuno ci spiegasse perché un bambino di 12 anni deve passare più ore sui libri di quanto faccia un adulto in Ufficio.

E, già che ci siamo, perché sembra impossibile trovare un equilibrio tra studio e tempo libero, come previsto dalle stesse normative scolastiche.

Perfino al TG5 l’Assessore all’Istruzione di una delle provincie storicamente più all’avanguardia quale la Provincia di Trento, Francesca Gerosa, ha proposto di ridurre i compiti a casa, specialmente durante i periodi festivi, come le vacanze di Natale.

L’obiettivo è permettere agli studenti di staccare dalla scuole e dedicarsi ad attività ricreative, sportive od al riposo, promuovendo così il loro benessere psicofisico.

Le nuove linee guida puntano ad una programmazione più equilibrata, evitando sovraccarichi e migliorando la didattica verso un modello più attivo e creativo.

Chiediamo quindi un suo intervento urgente per: 1) Limitare la quantità di compiti assegnati, evitando che diventi una maratona quotidiana; 2) Ricordare alle scuole che i ragazzi hanno diritto ad essere, appunto, ragazzi; 3) Invitare chi di dovere ad insegnare l’importanza del tempo libero praticandola non solo per sé stessi, ma anche per gli studenti.

Siamo certi che comprenderà il Nostro disagio e saprà indicare alla Scuola Media di Acquapendente la via per tornare ad essere un luogo di crescita e non un’ambiente che rischia di compromettere il loro benessere psicofisico” conclude la lettera scritta e firmata dal comitato 'Viva la Scuola'.

 

Data pubblicazione 12 Dicembre 2024, Ore 10:12
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