
Il nuovo anno scolastico 2020/2021 è iniziato non senza polemiche e criticità, soprattutto legate alle nuove norme da rispettare per evitare il contagio da Covid-19. In particolare un problema è sorto nella Regione Piemonte, dove il Governatore Cirio aveva stabilito che a misurare la temperatura degli alunni doveva essere la scuola, in contrasto quindi con quanto stabilito dalle linee guida del Ministero dell’Istruzione che prevede la misurazione a casa da parte dei genitori. Ma scopriamo cos’è successo.
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Piemonte: polemica sulla misurazione della temperatura a scuola
Il governatore della regione Piemonte, Alberto Cirio, aveva imposto alle scuole piemontesi di verificare la temperatura degli studenti prima dell’inizio delle lezioni direttamente a scuola. Decisione che non è piaciuta alla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e al Ministro della Salute, Roberto Speranza, tanto da spingerli ad un ricorso al Tar. E la risposta del Tar non si è fatta attendere: cos’è stato dunque deciso?
La decisione del Tar sulla questione Piemonte
Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva d'urgenza sull’obbligo per le scuole piemontesi di verificare la temperatura degli studenti all'inizio delle lezioni, come riporta RaiNews.it. L'ordinanza voluta dal Presidente della Regione Piemonte, Cirio, rimarrà dunque valida, e il governatore si è detto: "Dispiaciuto che la scelta del Governo sia stata quella di entrare in netto contrasto con il Piemonte, invece che considerarlo un esempio. - E ha poi continuato - Sono felice, prima di tutto perché la scelta del Piemonte punta a garantire più sicurezza per i propri cittadini, introducendo un livello di controllo in più per tutelare la salute di bambini e ragazzi, del personale scolastico e dei nonni, che rappresentano non solo uno degli affetti più cari, ma anche un aiuto quotidiano prezioso per ogni famiglia italiana e che sono purtroppo tra i soggetti più vulnerabili di fronte alla pandemia".
Temperatura a scuola? Il Tar dà ragione al Piemonte
Ma com’è stata possibile questa vittoria? Lo ha spiegato il Presidente Cirio: "La verifica integra e da' più efficacia all'obbligo di ogni famiglia di misurare la temperatura al mattino ai figli prima di mandarli a scuola, così come previsto dalla legge dello Stato, introducendo per la scuola un controllo in più prima che inizi l'attività didattica, cioé che la misurazione sia veramente stata fatta dalla famiglia. La verifica da parte della scuola può avvenire attraverso una semplice certificazione o nel modo ritenuto più idoneo. - E in conclusione ha ribadito - Nel caso in cui l'alunno non abbia la certificazione della famiglia, allora l'istituto ha l'obbligo di misurargli la temperatura". Quindi l’ordinanza della Regione Piemonte rimarrà in vigore almeno fino al 14 ottobre, data nella quale è fissata la trattazione in camera di consiglio.