Come scegliere l'indirizzo di studio giusto: consigli da psicologi e orientatori

Gli ultimi mesi dell'anno, per gli studenti della terza media, sono dedicati all'orientamento: un momento cruciale per costruire le basi del proprio futuro. Le scelte compiute in questo periodo possono influenzare significativamente la soddisfazione personale e professionale.

Scegliere la scuola: superare l'indecisione

La decisione riguardante l'indirizzo di studio si colloca in una fase di sviluppo complessa.

Gli adolescenti stanno formando la propria identità, esplorando nuove relazioni e vivendo mutamenti fisici e cognitivi. Ogni studente si trova di fronte a diverse opzioni, ognuna delle quali apre a possibilità diverse per il futuro. La paura di fare la scelta sbagliata può generare stress, in aggiunta a un'ampia offerta formativa che contribuisce al senso di disorientamento.

“Molto spesso quando si è indecisi, si sceglie di non scegliere. Ovvero di optare per un indirizzo scolastico che non specializzi eccessivamente lo studente, rimandando questa specializzazione al momento di scelta successivo, verso la formazione post diploma" sostiene Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net ed esperto di orientamento in una recente intervista.

"Per questo, vista la nuova ampia offerta formativa dei licei, entrata a regime ormai da oltre dieci anni, è molto più facile che uno studente indeciso si orienti verso un liceo anziché su un istituto tecnico o professionale. Il che non sarebbe un problema eccessivo se poi lo stesso studente riuscisse a completare con successo un percorso di formazione post diploma, che sia una laurea, un ITS o un corso professionalizzante. In realtà, però quello che accade è che spesso non si riesce a fare ciò e quindi si rimane sul mercato del lavoro con il solo diploma di liceo, il che rende molto più difficile trovare un’occupazione”.

Orientamento, l'importanza della conoscenza di sé e del contesto

Due aspetti fondamentali nella scelta scolastica sono la conoscenza di sé e la conoscenza del mondo esterno. Gli studenti devono riflettere sulle proprie aspirazioni, interessi e capacità, così come sulle opportunità scolastiche disponibili e le prospettive future. È importante tenere presente che la scelta della scuola è reversibile e può essere modificata se si cambia idea.

Sul portale Guida Psicologi, la dott.ssa Silvia Scarella scrive in un articolo del 2016: "Due infatti sono gli aspetti fondamentali della scelta scolastica, la conoscenza di sé – le caratteristiche soggettive, i desideri, i progetti, le aspirazioni, le esperienze e le persone che hanno fatto nascere, in campo scolastico ed extra-scolastico, interessi, passioni, capacità e competenze – e la conoscenza del mondo esterno – contesto sociale, opzioni scolastiche presenti sul proprio territorio e non solo, prospettive future di lavoro e opportunità di realizzazione più probabili … tenendo presente che il mondo scolastico e ancor di più quello professionale e socio-economico sono soggetti a continui mutamenti e le previsioni sul futuro non sono una garanzia di successo."

Per questo, sostiene l'esperta, "la scelta della scuola è reversibile e modificabile" si dovesse rivelare sbagliata.

Il consiglio quindi riflette l'importanza di "dedicare tempo alla scelta per non farsi guidare da stereotipi, luoghi comuni o pregiudizi rispetto ad alcune tipologie di scuole oppure da aspettative altrui o da consigli che tengono poco in considerazione la realtà soggettiva di chi sceglie."

Consigli per scegliere l'indirizzo di studio giusto

È cruciale, allora, dedicare tempo alla scelta senza farsi influenzare da stereotipi. Ma ogni cambiamento porta con sé emozioni contrastanti, ma anche opportunità di crescita e scoperta. Lo scrittore Luigi Ballerini, come riportato dalla Gazzetta di Reggio in questi giorni, suggerisce agli studenti "Di non farsi spaventare dalla fatica e di non pensare che ci siano scuole dove si studia di più o di meno. In realtà si studia in modo diverso. Siate seri in questi mesi delle medie per capire quali materie fanno più al caso vostro".

Lo scrittore ai genitori suggerisce di non proiettare sui figli le proprie ambizioni, aggiungendo "non è utile nemmeno cercare un “risarcimento”. Mi spiego meglio: dire al figlio che deve per forza fare il liceo scientifico perché io (genitore) non ho avuto modo di farlo è un errore che non fa il bene del ragazzo." e ancora, rivolgendosi poi agli insegnanti, aggiunge "Non esiste la scuola giusta, è bene consigliare quella più adatta. Cercate di parlarci e di osservarli. Ai professori che redigono il Consiglio orientativo dico che deve tenere conto di tutti i fattori del ragazzo: il profitto, gli interessi… Ma la cosa più importante è che valutino per che tipo di studio ha attitudine, poiché ci sono alcuni maggiormente portati a studi applicativi, quindi più adatti a istituti professionali, e altri invece a materie più teoriche».

Fare una scelta consapevole

Per prendere una decisione informata, lo psicologo Christian Pagliericcio, interpellato da Sanità Informazione in un articolo del 2022, suggerisce di porsi domande tipo “Come userò questo percorso? Che impatto positivo avrà nella mia vita?”. Gli studenti dovrebbero chiedersi che impatto positivo avrà la scelta sulla loro vita e affrontare attivamente eventuali difficoltà. "Se già da ora si notano difficoltà, bisogna cominciare a migliorare sin da subito, evitando di pensare che per il momento ci si possa accontentare. Molte scelte, infatti, funzionano perché ci mettono nelle condizioni di risolvere i problemi, non perché sono perfette". Il consiglio è di esprimere le proprie esigenze e i propri desideri già durante gli Open Day, così da verificare se la scuola in questione è in grado di rispettarli.