Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini per il Giubileo 2025, un evento di portata internazionale che segnerà la Capitale.
Ma quest’anno, a rendere ancora più speciale l’atmosfera di festa, ci sarà una figurina davvero particolare: Luce, la mascotte ufficiale del Giubileo, disegnata dall'illustrato Simone Legno, fondatore del brand Tokidoki.
Presentata ufficialmente il 28 ottobre, Luce ha già conquistato i cuori di molti per il suo stile "pop manga" e gli occhi che brillano.
Indice
Luce: la mascotte che unisce tradizione e cultura pop
Il Giubileo 2025 sarà caratterizzato dalla presenza di Luce, una mascotte che vuole parlare direttamente ai giovani.
Disegnata da Simone Legno, artista e fondatore del brand Tokidoki, Luce è stata pensata per rappresentare un messaggio universale di accoglienza e speranza.
L'obiettivo era infatti creare un simbolo che unisse la cultura pop e la tradizione spirituale del pellegrinaggio.Luce è una pellegrina moderna dai capelli azzurri. Il suo look è pensato per riflettere l’essenza del viaggio: indossa un k-way giallo, perfetto per ripararsi dalle intemperie, e stivali sporchi di fango, simbolo del cammino già percorso. Porta con sé il bastone del pellegrino e una croce missionaria al collo, elementi che richiamano il significato spirituale del viaggio verso Roma.
Gli occhi di Luce
Uno degli aspetti più affascinanti di Luce sono i suoi grandi occhi blu, che brillano di una luce speciale, a indicare la speranza e il desiderio di spiritualità che ogni pellegrino porta con sé.
Come ha spiegato Monsignor Fisichella durante la presentazione, gli occhi di Luce incarnano il desiderio di connessione con il divino che caratterizza ogni cammino spirituale.
Il Giubileo non è solo un evento religioso, ma anche un’occasione per riscoprire il significato della comunità e dell’accoglienza. Luce è stata creata per rappresentare tutto questo: il suo sguardo invita ogni pellegrino a non perdere mai la speranza e a sentirsi parte di una grande famiglia universale.
L'esordio di Luce al Lucca Comics
Prima di farsi conoscere dai pellegrini a Roma, Luce farà il suo esordio al Lucca Comics, la più grande manifestazione italiana dedicata al fumetto e all’illustrazione, che si terrà dal 30 ottobre al 3 novembre 2024.
La scelta di presentare Luce al Lucca Comics non è casuale: il mondo dei fumetti e delle illustrazioni rappresenta un canale ideale per parlare ai giovani e creare un dialogo intergenerazionale.
Con la sua estetica pop che richiama a gran voce il mondo del manga, Luce si inserisce perfettamente nel contesto del Lucca Comics, rendendo il messaggio del Giubileo più accessibile e coinvolgente per le nuove generazioni.
Intervista all'artista: la visione di Simone Legno
In un'intervista ad ‘Artribune’, Simone Legno ha raccontato come è nata la collaborazione con il Vaticano per il Giubileo 2025: "Sono cresciuto a Roma e provengo da una famiglia cattolica. Tra l’altro mia madre, di origine polacca, è molto devota e ci tenevo a dare il mio contributo per la mia famiglia, e per la nostra cultura".
L’artista ha spiegato che la scintilla della mascotte gli è venuta pensando a come "tutti i più grandi eventi mondiali – sportivi e world expo – hanno una mascotte". E allora perché il Giubileo 2025 non doveva avere la sua?
E ancora: "Il Giubileo parla particolarmente ai giovani quindi volevo proporre un personaggio realizzato con un tratto contemporaneo, pop, che parlasse del nostro tempo".
L'artista ha anche raccontato delle ispirazioni per creare Luce: "Non sapevo bene da dove partire, però ho pensato al tema del Giubileo, ovvero la speranza, e ho pensato alla luce, la stessa che si segue lungo il cammino per la salvezza dello spirito".
Ed ecco quindi l'idea di rappresentare Luce come una pellegrina che indossa un impermeabile giallo, "per andare incontro alle 'intemperie', alle 'tempeste', che si incontrano durante il viaggio, proprio come un marinaio".
Infine, Legno ha condiviso qualche dettaglio sui personaggi che accompagneranno Luce: "Dopo aver creato Luce ho pensato a tutti gli altri compagni di viaggio. Il primo è stato il cane, simbolo di fedeltà, come per San Rocco. Poi ho pensato che la storia poteva essere raccontata in maniera più ampia e ricca, considerando che il Giubileo si fonda anche sull’incontro e sullo scambio tra persone di diverse culture".
Così, ha dato forma ad altri tre amici di Luce, creati per trasmettere le buone pratiche del cristianesimo e per rappresentare lo spirito di scambio e comunità che il Giubileo intende promuovere.
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