Crispo, Gaio Sallustio - Historiae

Sallustio - Historiae

Le Historiae sono attribuite all'autore latino Sallustio e sono delle opere di stampo annalistico, che vogliono ricongiungersi alla tradizione di Lucio Sisenna, di cui probabilmente volevano continuare la narrazione.
Sebbene quest'opera sia andata perduta, sappiamo da fonti indirette che si componeva di cinque libri, che trattavano gli eventi che si successero dal 78 al 67 a.C.
Nel proemio dell'opera Sallustio valuta la tradizione storiografica precedente e ci fornisce una dimensione sempre più cupa di quello che è il contesto romano del tempo. Mantiene tuttavia le caratteristiche presenti nelle due monografie, il De Catilinae coniuratione e il Bellum Iugurthinum, come la selettività della narrazione, il focus sulla psicologia dei personaggi inseriti nel contesto e l'utilizzo di un linguaggio arcaicizzante per conferire solennità all'opera. Questo artificio è tratto dalla produzione storiografica di Catone, con cui condivide un certo tradizionalismo, che spesso sfocia in un'aperta critica del contesto sociale e politico del tempo.
Un esempio di ritratto psicologico ci è fornito da un discorso di Mitridate inserito della narrazione, in cui il personaggio fa una denuncia all'imperialismo romano. In realtà questo affronto non vuole in nessun modo mettere in luce una certa posizione di Sallustio, ma ha il solo scopo di caratterizzare il personaggio.