Concetti Chiave
- Il pronome di terza persona in latino è rappresentato da "is, ea, id" e non è riflessivo quando si riferisce a persone diverse dal soggetto.
- Quando il pronome di terza persona si riferisce al soggetto della frase, assume valore riflessivo con forme uguali al singolare e al plurale, privo di nominativo.
- Il caso accusativo del pronome riflessivo può essere rafforzato con la forma "sese", mentre il dativo "sibi" può diventare "sibibet".
- La declinazione di "is, ea, id" varia nei generi maschile, femminile e neutro, con distinzioni in ogni caso grammaticale.
- Al plurale, la declinazione di "is, ea, id" include forme come "ii (ei)" per il maschile e "eae" per il femminile, con differenze nei casi nominativo, genitivo, dativo, accusativo e ablativo.
Il pron. di terza persona è espresso in lat. da is, ea,id e non ha valore riflessivo quando è riferito a persone diverse dal soggetto.
Es:
1. Caesar videt milites eos laudat.
Cesare vede i soldati e li loda.
2. Mater vocat ancillam et praenium donat
La madre chiama l’ancella e la dona un premio.
Pronome riflessivo
Se il pron. di terza persona è riferito al soggetto della proposizione esso assume valore riflessivo.
Nom -
Gen Sui (di sé)
Dat Sibi (a sé)
Acc Se (sé)
Voc -
Abl Se o Secum (da sé, con sé)
N.B Il caso acc. tuttavia può essere rafforzato e prsentare la forma ‘Sese’
- Nel caso dat. si può trovare la forma ‘sibibet’
- L’abl può presentare la forma ‘secum’ per esprimere il complemento di compagnia
Declinazione is, ea, is
masch femminile Neutro
Nom is ea id
Gen eius eius eius
Dat ei ei ei
Acc eum eam id
Abl eo ea eo
Plurale
Nom ii(ei) eae ea
Gen eorum earum eorum
Dat iis(eis) eis(iis) eis(iis)
Acc eos eas ea
Abl iis(eis) iis(eis) iis(eis)
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