Alaska – Territorio ed economia

Sintesi

L'Alaska è uno degli stati degli Stati Uniti e si trova all'estremità nord-occidentale del Nord America. Su un'area di 1.530.000 km2, vivono circa 730.000 persone (ultimo censimento 2019). La capitale è Juneau.
La regione fu ceduta nel 1867 dalla Russia agli Stati Uniti, di cui divenne uno stato nel 1959. Le montagne dei Brooks Range separa le pianure settentrionali dalla depressione centrale, prosciugata dal fiume Yukon. A sud si erge la catena montuosa dell'Alaska, in parte vulcanica, che continua nella penisola dell'Alaska.
La popolazione è concentrata sulla costa meridionale, che ha un clima relativamente mite. Pesca, silvicoltura, turismo e soprattutto, oggi, l'estrazione di idrocarburi sono le principali risorse.

L'ambiente naturale - Rilievo

L'Alaska si estende su una varietà di regioni. Confinante con l'Oceano Pacifico, l'ampio Golfo dell'Alaska è delimitato ad est da un arcipelago costiero e ad ovest dalla lunga penisola dell'Alaska, che si estende fino alle isole Aleutine. Le montagne raggiungono i 2.000-3.000 m. L'arcipelago sud-orientale è formato da isole montuose che precedono una stretta fascia continentale, aperta da profondi fiordi e dominata dalla catena costiera.
Le montagne che circondano il Golfo dell'Alaska formano una barriera che per lungo tempo ha isolato l'interno delle coste del Pacifico, frequentate fin dal XVIII secolo dai Russi. L'Alaska Range ospita le vette più alte del Nord America (McKinley, 6.187 m). Tra la catena del Brooks, che domina la pianura artica, e la catena del Pacifico, c'è una regione interna che comprende montagne, altipiani bassi, colline e pianure fluviali, paludose in estate, a volte separate da valli di gole (cañon di Bastione sullo Yukon).
Il nord dell'Alaska è costituito da catene montuose molto meno aspre di quelle della parte meridionale.
Al confine con il mare di Beaufort ci sono pianure ricoperte dalla tundra.
La storia del rilievo, che risale alla metà e alla fine del terziario, non è completa: i vulcani attivi sono trentacinque (su cento), e le faglie giocano ancora, come testimonia la frequenza dei terremoti; una delle più forti devastazioni mai registrate dell'Alaska meridionale nel 1964, distruggendo in particolare Anchorage, la città principale.

Clima

Sebbene l'Alaska si trovi alla stessa latitudine della Scandinavia, non è possibile confrontare, né le loro condizioni naturali, né il loro sviluppo economico effettivo o potenziale. Infatti, con l'eccezione della costa del Pacifico, la natura è più ostile all'uomo in Alaska che nel nord Europa. La costa dell'Oceano Artico e del Mare di Bering ha un clima polare. L'inverno è lungo, freddo (temperatura media inferiore a -18°C per 170-180 giorni, minimo da -40 a -50°C) e relativamente secco. L'estate è breve, senza caldo e riceve qualche pioggia. Nelle valli interne regna il clima subartico, con minimi anche inferiori a quelli della regione artica, ma con un minor numero di giorni molto freddi; le precipitazioni sono più abbondanti, soprattutto in estate; uno o due mesi estivi hanno una media superiore a 10°C e temperature occasionali di 25°C o addirittura 30°C. Solo la costa del Pacifico è temperata, senza inverni marcati o estati marcate (11°C ad agosto).

Suolo

Sulla facciata artica il permafrost (= terreno ghiacciato permanente) è continuo; in estate, uno strato sottile si scioglie e la regione si trasforma in una tundra chiazzata di paludi impraticabili e trafitta da una miriade di laghi. All'interno il permafrost, discontinuo o più profondo in estate, permette la crescita di tundra boscosa o di un bosco di piccole conifere. La costa del Pacifico deve all'assenza di permafrost, alle temperature moderate e alle abbondanti precipitazioni una bellissima foresta di alte conifere, a volte paragonabile a quella della Columbia Britannica.

Popolazione

Stato più grande della Federazione e occupando un'importante posizione strategica, l'Alaska è il meno popolato (1 abitante per 4 km2). Tuttavia, ha recentemente vissuto un grande boom demografico ed economico, legato alla scoperta degli idrocarburi, soprattutto sulla costa artica. La popolazione è concentrata sulla costa meridionale, che ha un clima relativamente mite. L'insediamento è essenzialmente isolato, urbanizzato, in siti minerari, commerciali e soprattutto portuali, come Anchorage e Juneau.

Attività

L'Alaska è ricca di risorse naturali: legname delle foreste meridionali (conifere), fauna oceanica (salmone, halibut, granchio gigante e due specie protette, foche e balene), minerali (oro, rame, platino, carbone). Ha un potenziale idroelettrico ancora non sfruttato, e in particolare gli idrocarburi del versante nord. L'economia regionale si basa sullo sfruttamento delle risorse naturali e sul valore strategico dello Stato nei confronti della Russia.
Lo stato federale è il più grande datore di lavoro dell'Alaska, grazie alla forte presenza dell'esercito, della marina e dell'aeronautica.
La capitale dello stato, Juneau, creata nel 1880 da cercatori d'oro, ha industrie leggere e mostra alcune attività turistiche. Fairbanks è la più grande città dell'entroterra e capolinea dell'autostrada Alberta-Alaska, lunga 2.500 km, completata nel 1943 per far fronte a una possibile invasione giapponese. La città principale, Anchorage, ha un aeroporto internazionale sulla rotta Europa-Giappone ed è sede di un'importante base militare.