La versione non era per niente semplice, e sono stato costretto ad usare una traduzione un po' meno letterale del solito. Inoltre era piena di nomi di re e città particolari che nel mio vocabolario non ci sono: le parole scritte in stampatello prova a trovarle tu.
Comunque questa traduzione dovrebbe andare abbastanza bene:
Philippus, Amyntae filius, diu non rex, sed tutor nepotis fuit. At, gravioribus bellis in Macedoniam imminentibus, cum serior esset exspectatio pueri regis, a populo compulsus, regnum occupavit. Ubi est ingressus imperium, magna de illo omnibus spes fuit et propter ipsius ingenium, quod magnum spondebat virum, et propter vetera vaticinia, quae cecinerant uno ex filiis Amyantae regnante florentissimum flore Macedoniam statum. Principio regni multae gentes, velut conspiratione quadam, ex diversis locis ad oppriendam Macedoniam confluebant nec Philippum latebat se non posse cum omnibus simul conflictare. Itaque, dispendenda esse bella ratus, alia practione componit, alia redimit. facillima adgressus est. Quibus rebus factis, Olympiada, regis Molossorum filiam, uxorem duxit. Deinde Arrybam regem, cui soror Olympiadis nupserat, regno privavit et in exilium pepulit. Cum Philippus urbem Methonam oppugnaret, sagitta de muris in praetereuntem iacta, regis oculum dextrum effodit. Quod vulnus eum nec segniorem in bellum nec iracundiorem adversus hostes fecit: nam pacem rogantius benigne dedit et mitem adversus victos se praebuit. Quod numquam ei paenitendum fuit.
Filippo, figlio di
Aminta, non fu re a lungo, ma tutore del nipote. Ma invece, quando in Macedonia incombevano le più difficili guerre, essendo stato più serio il timore del giovane re, spinto dal popolo, si fece re. Non appena incominciò il regno, la speranza di tutti su di lui fu grande sia per il suo ingegno, che prometteva grande personalità, sia per l’antica predizione, che aveva cantato (=detto) che, durante il regno di uno tra i figli di Aminta, lo stato macedone sarebbe stato nel suo massimo splendore. All’inizio le genti di molti regni, come se in una specie di unione, confluivano da diversi luoghi in Macedonia a soffocarla e non sfuggivano a Filippo che non poteva lottare contemporaneamente con tutti. Pertanto, pensando si dovessero far delle guerre, si unisce con alcuni PRACTIONE (trovalo tu), si allontana da altri. Si avvicinò molto facilmente. Fatta qualche cosa, sposò Olimpiade, figlia del re MALOSSORUM (trovalo tu). Mentre privò del regno il re ARRYBAM (trovalo tu), che aveva sposato la sorella di Olimpiade, e lo mandò in esilio. Quando Filippo assalì la città di MENTHONAM (trovalo tu), scagliate le frecce dalle mura contro il passaggio, strappò l’occhio destro del re. E perciò la ferita non fece ciò né segno in guerra né ira contro i nemici: infatti diede volentieri la pace a chi la domandò e si mostrò mite nei confronti dei vinti. Perciò questo fatto non dovette mai essere spiacevole.