ciao ipply provo io aa scriverti qualcosa breve e coinciso:
Platone concretizza l'idea di bene socratico, nel senso Socrate parlava di fare il Bene ma quale bene dove è bene? Platone suo discepolo colloca il bene in un mondo, quello dell'iperuranio detto anche mondo delle idee. Le idee sono la realtà delle cose o meglo sono "la cosa in sé" a differenza di ciò che conosciamo noi empiricamente che altro non è che copia imperfetta dell'idea che è nell'iperuranio (per fart un esempio noi conosciamo l'abete che la copia imperfetta dell'idea di albero che è generica). Nel mondo delle idee ogni idea è posta in maniera piramidale e tutte sono sovrastate e regolate dell'idea di bene (nel Timeo si dirà idea di bene/bellezza), come nel mito della caverna è l'idea di bene che illumina le cose e che fa vedere all'uomo la realtà come essa è.
L'uomo prima di nascere (mito dell'auriga=anima) vede e contempla le idee a seconda delle idee che riesce a vedere tramite la capacità mnemonica, poichè all'atto dell'incarnazione dimentica il mondo delle idee, può diventare: chi ha visto fino all'idea di capello=barbiere, chi ha visto l'idea di bene = re, e da qui nasce l'idea del re filosofo o del filosofo re e l'idea di educazione comune della repubblica ssecondo cui anche da contadini puo nascere un re e viceversa perchè l'attività che uno farà in vita non dipende dalle origini, ma dall'anima che può essere di 3 tipi:
- bronzo
- argento
- oro
Le cose che noi conosciamo sono plasmate, e non create, da un demiurgo che osserva le idee e vi copia le cose sensibili la materia = segno di imperfezione
si creano così in Platone due mondi differenti:
1) sensibile dove la realtà altro non è che copia imperfetta del mondo ideale
2) mondo ideale regolato dall'idea del bene
Il mondo delle idee è facilmente comprensibile dal mito della Caverna:
- Gli uomini sono legati difronte ad un muro dentro una vaverna davanti a loro sul muro veodno la proiezione di ombre che sono ricavate da delle statue poste dietro di loro, platone ipotizza che un uomo, il filosofo appunto, riesca a liberarsi e scopre che quella che pensava realtà altro non è che l'ombra prodotta da delle statue, egli guarda e vede intorno a se la caverna a questo momento però l'uomo comincia il suo cammino conoscitivo decide di uscire dalla caverna ed esce fuori dove tuttio è illuminato dal sole, che rappresenta l'idea di bene, in un primo momento il sole gli darà fastidio e non potrà vedere le cose realmente come soo, ma dovrà accontentarsi di veder ela realtà riflessa dapprima nell'acqua, poi piano piano i suoi occhi si abitueranno potra vedere le cose illuminate dal sole che come il bene regola tutto, tutto fa essere, da vita al tutto.
ti scrivo per ulteriore chiarezzaa il mito dell'auriga:
l'anima dell'uomo per platone è come una biga alata con un cavallo nero = parte concupiscente dell'anima, cavallo bianco = parte dell'anima che vuole stare nel mondo delle idee e un'auriga che regola l'impeti dei due cavalli, l'auriga vola di moto circolare intorno alle idee il cavallo bianco tende a vedere più idee possibili il cavallo nero spinge la biga verso l'incarnazione l'auriga cerca di regolare i due impeti, alla fine il cavallo nero ha la meglio e l'anima si cade e si incarna in un corpo e dimentica ciò che ha visto nel mondo delle idee, tuttavia attraverso lo studio attraverso la filosofia l'uomo può ricordare ciò che ha visto, la vita dell'uomo continua ad essere un combattimento tra le due anime in quanto il cavallo nero che rappresenta le passioni tende a prevalere sulla parte pura, il cavallo bianco compito del saggio è far tacere il cavallo nero. i bruti sono coloro che sono in balia del cavallo nero e quindi delle passioni.