Concetti Chiave
- Il design è una disciplina in continua evoluzione che si espande con lo sviluppo tecnologico e sociale.
- Si distingue tra design del prodotto, comunicazione, e nuove forme come il web e il graphic design grazie a Internet.
- Esistono forme di design "invisibili", come il design sociale, che non producono oggetti fisici ma esprimono potenzialità progettuali.
- Il processo di design comprende sei fasi: ideazione, produzione, distribuzione, comunicazione, consumo e gestione del fine vita.
- Il design è transdisciplinare, interagendo con altre discipline, e si distingue dall'arte e dall'ingegneria per la sua funzionalità pratica.
Design contemporaneo - Storia e disciplina
Il design è quindi una disciplina che è cresciuta molto, ed è andata articolandosi nei suoi compiti e campi d’intervento, ed è diventata necessaria una nuova definizione, che si ampliasse in relazione con lo sviluppo esponenziale. Una volta era anche comune distinguere tra il design del prodotto, quindi tutto ciò che essenzialmente presentava una configurazione tridimensionale, e della comunicazione, cioè della grafica e dei prodotti cartacei necessari per la comunicazione commerciale. Nel corso degli anni però, in particolare per merito dello sviluppo della rete, si è arrivati alla nascita di altre forme di comunicazione, come il web o il graphic design, che appunto si svolgono interamente grazie all'uso di internet. Esistono poi anche il design dei beni strumentali e il design sociale che descrivono dei tipi di design che possono essere considerati “invisibili”, perché non portano alla realizzazione concreta di oggetti fisici o prodotti della comunicazione, è un lavoro infatti più sottile e complesso che ha dischiuso le porte ad un nuovo aspetto della progettazione e delle potenzialità di questa disciplina progettuale. Il design si può inoltre definire come il processo globale di progettazione nel quale si possono ritrovare diverse fasi, nello specifico sei:-
1. Ideazione
2. Produzione
3. Distribuzione
4. Comunicazione
5. Consumo
6. Gestione del fine vita del prodotto
Nel 2015 è stata quindi data una nuova definizione, la quale afferma “il design è trasdisciplinare rispetto alle altre materie, entrando a stretto contatto con altre discipline. Il termine designer allude ad una persona che pratica una professione intellettuale”. Il design appare quindi in definitiva come la filosofia dell’industria che adotta la disciplina come criterio progettuale e produttivo, servizio tecnico, business per quanto riguarda il marketing, educazione ad un corretta progettazione dei prodotti, progetto sociale e comunicazione. Il design non deve però essere confuso con l'arte, dalla quale si differenzia per il suo rispondere a un’articolata varietà di funzioni, a cominciare dalla necessità e dalle esigenze di chi usa le cose perché il design ha sempre relazione con un compito. Non è neanche ingegneria, così come il “do it yourself”, analogico e digitale è diverso dal pensare e dal fare propri del designer professionista: la pittura e la scultura sono quindi rappresentative, senza una funzione pratica immediata, mentre l’architettura e il design sono considerate conformative.
Domande da interrogazione
- Qual è la nuova definizione di design data nel 2015?
- Quali sono le sei fasi del processo globale di progettazione nel design?
- In che modo il design si differenzia dall'arte e dall'ingegneria?
Nel 2015, il design è stato definito come una disciplina trasdisciplinare che entra in stretto contatto con altre materie, e il termine designer si riferisce a una persona che pratica una professione intellettuale.
Le sei fasi del processo globale di progettazione nel design sono: ideazione, produzione, distribuzione, comunicazione, consumo e gestione del fine vita del prodotto.
Il design si differenzia dall'arte perché risponde a una varietà di funzioni legate alle necessità degli utenti, mentre l'arte è rappresentativa senza una funzione pratica immediata. Si distingue dall'ingegneria e dal "do it yourself" per il suo approccio professionale e progettuale.
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